Fanno discutere gli striscioni che
chiedono verità per Giulio Regeni affissi sulle facciate dei
municipi. La storia coinvolge i Comuni di Camogli e Sestri
Levante, nel levante genovese. Alle elezioni comunali di
primavera, dopo almeno 30 anni di amministrazione di
centrosinistra, i Comuni sono passati al centrodestra.
A Camogli, nei giorni scorsi, il sindaco Giovanni Anelli ha
fatto rimuovere lo striscione e ora anche Sestri Levante è
sollecitata a farlo. A Camogli ci sono state polemiche, con
esponenti della società civile, associazioni e rappresentanti
del centrosinistra che hanno chiesto di rivedere la scelta per
onorare la memoria del giovane ricercatore friulano rapito e
ucciso al Cairo nel 2016.
A Sestri Levante, dove primo cittadino è Francesco Solinas,
un civico di centrodestra che si è affermato senza il sostegno
delle segreterie dei partiti di quello schieramento, a chiedere
di togliere lo striscione sono l'ex candidato sindaco per il
centrodestra Diego Pistacchi (Sestriamo-Forza Italia) e il
collega Marco Conti (FdI) che però puntano il dito su tutte le
bandiere che 'finiscono' affisse sulla facciata del Comune, tra
cui anche quella della pace. I due, con una mozione, chiedono
Solinas di rispettare la direttiva impartita dalla Prefettura a
difesa del Tricolore . "Un segnale netto di svolta, di rottura
con il passato, anche per evitare rischi di denunce visto che
un'amministrazione non può macchiarsi di vilipendio della
bandiera nazionale", affermano i due in una nota.
"L'esposizione delle bandiere è rigidamente normata da una
legge dello Stato, da un decreto del Presidente della Repubblica
e da successive interpretazioni autentiche della Presidenza del
Consiglio dei Ministri - sottolineano Conti e Pistacchi -. Sul
palazzo municipale possono essere esposti, e peraltro solo in
alcune precise circostanze, unicamente il Tricolore e la
bandiera dell'Unione Europea. Il Cerimoniale della Presidenza
del Consiglio dei Ministri, in risposta a un quesito di alcune
Prefetture, ha ribadito che contravvenire a queste disposizioni
può configurare il reato di vilipendio della bandiera".
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