Superata, fin dalla scorsa
settimana, quota 5mila biglietti (per l'esattezza sono 5171 i
biglietti staccati fino a sabato 9 luglio) per la mostra di
"Pablo Picasso-Le origini del Mito" in corso alla Fortezza
Firmafede fino al prossimo 16 luglio 2023. A una settimana dalla
chiusura il successo della mostra dedicata a uno dei più grandi
artisti del Novecento, può dirsi un grande successo. Gli
introiti sfiorano i 50mila euro di incasso. Per aprire l'ultima
settimana di questo evento e per consentire a quanti fino a oggi
non sono ancora riusciti a vederla, è prevista una grande
chiusura: domenica 16 luglio è in programma "Una Notte con
Picasso", un'apertura straordinaria della mostra dalle ore 10
del mattino, ininterrottamente, fino alla mezzanotte. "Una
grande mostra che ha portato a Sarzana opere di Picasso è la
miglior dimostrazione della bontà di un percorso avviato ormai
cinque anni fa, che oggi vediamo come un nuovo punto di partenza
e non di arrivo - ha detto il sindaco Cristina Ponzanelli. -
Abbiamo coltivato e sviluppato la sana ambizione che questa
città possa aspirare, per l'arte e la cultura, a livelli
assoluti".
"Grandi numeri che, insieme alle sponsorizzazioni raccolte,
hanno dimostrato come proporre grandi mostre e eventi di
caratura internazionale a Sarzana non sia impossibile - ha detto
l'assessore alla cultura Giorgio Borrini -. Serve
organizzazione, costruire percorsi amministrativi credibili,
crederci e volerlo. Crediamo fortemente in Sarzana come grande
città di cultura e nelle Fortezze come spazio ideale per grandi
mostre e eventi, un omaggio alla nostra storia e grande
promozione per la città". In mostra oltre 100 opere tra
litografie, acquetinte, acqueforti, puntesecche, ceramiche.
Delle opere grafiche sono esposte quelle parigine, realizzate
intorno ai primi del Novecento, fino alle ultime, realizzate
quando si ritirò in Costa Azzurra e ritrasse la giovane moglie
Jacqueline Roque. La mostra presenta anche un importante corpus
di incisioni. Ad arricchire l'allestimento anche 18 fotografie,
alcune realizzate da Juan Gyenes, provenienti dall'Archivio
Gyenes e altre da Robert Capa
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