Una cinquantina di residenti ha
manifestato nel pomeriggio davanti alla Rems (la Residenza per
l'esecuzione delle misure di sicurezza) Villa Caterina a Pra'
dove tra domani e sabato arriverà Luca Delfino, conosciuto come
il killer delle fidanzate. È stato un presidio fisso e quasi
tutti avevano un cartello in mano: "Tutela per i nostri figli",
"Notti serene, no sirene", "Delfino, squalo, le reti non
bastano".
La manifestazione è stata organizzata per chiudere il
trasferimento della struttura vista la facilità con cui
"evadono" gli ospiti. L'ultimo era fuggito dieci giorni fa per
poi rientrare spontaneamente il giorno dopo.
Delfino finirà di scontare la condanna a 16 anni e otto mesi,
per l'omicidio della sua ex Antonella Multari compiuto nel 2007
a Sanremo, domani. Non è ancora chiaro se sarà trasferito domani
stesso o sabato mattina. Nella struttura dovrà passare almeno
sei anni e mezzo perché i giudici lo considerano ancora
socialmente pericoloso. L'uomo era stato indagato e poi assolto
per l'omicidio di un'altra ex, Luciana Biggi, trucidata nei
vicoli di Genova nel 2006. Dal carcere avrebbe provato a
organizzare l'omicidio della sorella gemella di Luciana, Bruna.
"Io non ho paura di lui. Ma metterlo a 20 chilometri da me non
mi sembra una scelta sensata", il suo commento.
L'avvocato di Delfino, Riccardo Lamonaca, ha sempre
rassicurato "Luca non vuole evadere, per lui questa è una
opportunità che non vuole sprecare". Non la pensa così la madre
di Antonella Multari. "Non dovevano farlo uscire. Ho paura. Me
l'aveva giurata".
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