"Non c'è dubbio che la situazione
sia complessa e difficile e che probabilmente siano stati
commessi errori che si potevano evitare. Tuttavia, crediamo che
lanciare ultimatum sia altrettanto sbagliato". Lo dichiarano la
presidente Rossella d'Acqui, il Consigliere Regionale Gianni
Pastorino, il Consigliere Comunale Filippo Bruzzone e tutto il
direttivo di Linea Condivisa in merito alla scelta della
candidata o candidato sindaco a Genova per la coalizione di
centrosinistra.
"Prima di tutto, perché la forza del fronte del
centrosinistra deve essere quella di rimanere unito - continuano
-. Se la difficoltà di alcuni corrisponde alla volontà di fuga
di altri, il problema si complica ulteriormente. Stare insieme
significa costruire, fare sintesi delle idee e trovare una donna
o un uomo in grado di rappresentarle. Non più tardi di dieci
giorni fa, nella prima riunione di coalizione, abbiamo ribadito
che quello era il perimetro su cui lavorare e che, per vincere,
era necessario esprimere idee di governo alternative agli otto
anni di giunta di centrodestra. Ma abbiamo anche sottolineato
che, in questo Paese, esiste un'emergenza democratica e che il
senso del nostro impegno sta proprio nelle idee di cambiamento e
nella volontà di restare uniti. Oggi ci troviamo di fronte a un
centrodestra aggressivo e politicamente velenoso, che spesso
rappresenta le peggiori pulsioni della società. Nessuno può
chiamarsi fuori. Non abbiamo mai risparmiato critiche al Partito
Democratico ma uscire dalla coalizione non migliorerebbe la
situazione" dice ancora Linea Condivisa.
"È il momento di non perdere la bussola. Per questo,
ribadiamo la richiesta al Partito Democratico di azzerare i nomi
dei candidati e convocare una riunione per individuare insieme
una candidata o un candidato condiviso, rinunciando a veti e
pregiudizi. Perché le parole chiave restano sempre le stesse:
cambiamento e unità".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA