Sono state tutte assolte, perché il
fatto non sussiste, le otto persone a processo per la morte di
Vincenzo Anselmi, comandante di 54 anni, avvenuta mentre
lavorava a bordo dell'Aqua II, imbarcazione dell'itticoltura
Aqua a Lavagna (Genova). L'incidente era avvenuto a dicembre
2017. La pubblico ministero Daniela Pischetola aveva chiesto la
condanna a un anno e tre mesi per il datore di lavoro e a otto
mesi per gli altri sette. Soddisfatti i difensori Angelo Paone,
Simone Vernazza, Riccardo Lamonaca, Paola Loprieno, Nicoletta
Lisi e Lorenzo Pellerano.
Anselmi era rimasto stritolato da una cima legata a una
campana che a sua volta era stata collegata al corpo della gru
dell'imbarcazione. Un collega aveva provato a liberarlo ma era
rimasto schiacciato dalla cima anche lui, riportando gravi
ferite agli arti. Secondo quanto ricostruito dagli
investigatori, la barca era in mare con due marinai a bordo e
due sommozzatori in acqua per compiere operazioni di
manutenzione in seguito a una mareggiata. Ad un tratto un
indumento di Anselmi sarebbe rimasto impigliato tra la campana e
la cima e lui sarebbe stato imprigionato. A non funzionare
sarebbe stato il pulsante di sicurezza che blocca il sistema di
movimentazione delle gabbie.
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