Il rigassificatore di Panigaglia, nel Golfo della Spezia, operato da Gnl Italia ottiene il rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale dalla Provincia della Spezia fino al 2037 a patto che diminuisca le emissioni di ossidi di azoto del 40% entro il 2030.
In particolare l'impianto, che riceve gas liquefatto via nave e lo immette in forma gassosa in un metanodotto che serve il Nord Italia, dovrà passare dagli attuali 250 mg/Nmc a 200 mg per il triennio 2025-27 e successivamente a 150 mg per il successivo triennio e per il periodo successivo.
"Si tratta di un
importante risultato sviluppato in questi mesi nel costruttivo
confronto tra la Provincia e Gnl Italia, poi sviluppato
formalmente in sede di conferenza dei servizi. Tra gli obiettivi
che abbiamo posto, c'è che lo stabilimento non scarichi più il
metano eccedente in atmosfera" dice il presidente della
Provincia Pierluigi Peracchini sottolineando "l'oggettivo ruolo
strategico che ha l'impianto nel contesto nazionale, tutelando
l'attività svolta e l'importanza che ha anche dal punto di vista
occupazionale".
Entro il 30 settembre 2025 l'azienda Gnl Italia dovrà anche
aggiornare la mappa acustica dei livelli di emissione. Il
rigassificatore di Panigaglia, unico di tipo onshore presente in
Italia, prossimamente attiverà un servizio di caricamento
autobotti che saranno successivamente trasportate tramite
traghetto dall'altra parte del golfo spezzino per poter accedere
all'autostrada.
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