Ancora un morto sul lavoro e ancora feriti. Di nuovo a Genova, a molo Giano, dove nel 2013 crollò la torre piloti del porto uccidendo nove lavoratori, questa volta la vittima è un operaio di 36 anni schiacciato da un'elica di manovra di uno yatch in un bacino delle riparazioni navali. A Lecco, Pistoia e Prato, invece, tre persone sono rimaste ferite in modo grave: una è caduta da un tetto di un capannone, un'altra travolta dall'esplosione di una cabina elettrica e l'ultima colpita da calcinacci caduti da una galleria.
Lorenzo Bertanelli, originario di Marina di Massa, era sotto la carena dell'imbarcazione su una specie di ponteggio di due metri insieme a un collega, nel bacino 2 di Ente Bacini, in un appalto per i cantieri navali Amico & Co. Avevano appena smontato il 'thruster', l'elica di manovra del peso di due tonnellate mezzo, e lo stavano calando a terra dopo averlo appoggiato a una sorta di sella.
"All'improvviso - il racconto dell'operaio sopravvissuto - l'elica ha come perso l'equilibrio ed è scivolata. Ha colpito Lorenzo e sfondato l'impalcatura. Il mio collega è precipitato e l'elica gli è caduta addosso". Cosa sia andato storto in quella che è una operazione delicatissima e complessa saranno gli ispettori del nucleo Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro della Asl3 a chiarirlo. Sul posto sono arrivati i medici del 118 che hanno provato a rianimarlo e i vigili del fuoco. A coordinare l'inchiesta è il pubblico ministero Stefano Puppo.
Sabato verrà eseguita l'autopsia mentre gli investigatori hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza e la documentazione di cantiere.
Dopo l'incidente mortale Ente Bacini e il settore dei metalmeccanici hanno proclamato uno sciopero immediato che proseguirà anche domani con un corteo nella zona delle riparazioni navali. Bertanelli era un operaio specializzato. "I lavori - sottolinea la società Amico & Co. - avevano come oggetto la manutenzione degli impianti di governo ausiliario (elica di governo) dell'unità. Il lavoro era stato affidato a due ditte specializzate nella manutenzione di questo tipo di impianti: la Voith Turbo s.r.l., che svolge anche l'assistenza ufficiale del costruttore (Voith) e la ditta toscana Mecline s.r.l., di cui era dipendente la vittima dell'incidente".
Dura la reazione dei sindacati. "La scia di sangue sul lavoro deve essere fermata. In Liguria - affermano Igor Magni, segretario generale della Camera del lavoro di Genova e Maurizio Calà segretario generale Cgil Liguria - gli infortuni mortali sul lavoro sono in aumento: 26 nel corso del 2024 contro i 22 dell'anno precedente. Una vera e propria mattanza". Il commissario straordinario Uil Liguria Emanuele Ronzoni dice "basta tergiversare. Si deve avviare il tavolo nazionale e organizzare la discussione anche territorialmente". Per il segretario della Cisl Liguria Luca Maestripieri e il responsabile Ast Cisl Genova Marco Granara "servono risorse altrimenti non cambierà mai nulla, basta parole, basta cordoglio, servono azioni concrete". Cordoglio anche da parte del presidente della Regione Marco Bucci e del sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi oltre che da tutto il mondo politico.
(ANSA)
Riproduzione riservata © Copyright ANSA