Troppo piccola la sala ai magazzini del cotone del Porto Antico per la presentazione del programma della candidata sindaca per il centrosinistra Silvia Salis. Sala stracolma e moltissime persone hanno dovuto rinunciare. Salis è stata accolta da un lungo applauso e poi ha presentato in circa mezz'ora tutti i dieci punti del programma alcuni dei quali hanno avuto come risposta applausi scroscianti.
"No alla funivia del Lagaccio, no allo Skymetro ma un progetto sostenibile che non impatti sul Bisagno e non preveda lo smantellamento di scuole ma anche portare a termine i cantieri aperti" ha detto la candidata dal palco suscitando la risposta positiva del pubblico. E' piaciuto anche il passaggio dedicato al lavoro, ai giovani e soprattutto al sociale "reintrodurremo, se lo vorranno, il patrocinio al Pride. E' necessario - ha aggiunto - non lasciare indietro nessuno e nessuna", prima di chiudere citando Paul Valery: "I genovesi non parlano mai di ciò che stanno facendo ma lo fanno. Genova - ha concluso - ricordati chi sei e chi siamo. E' tempo di ricominciare a scrivere la nostra storia. Immaginate la Genova del futuro dove nessuno deve andare via per realizzare i propri sogni. Immaginate una città che valorizza il talento, progetta il lavoro e si prende cura di chi ha bisogno. Scegliamo di riprenderci questa città. Genova ha dormito abbastanza".
Salis, non torneremo alla Genova del passato
"C.destra mi accusa di cose accadute quando ero alle elementari"
A margine della presentazione del programma per la candidatura a sindaco di Genova per la coalizione del centrosinistra Silvia Salis ha risposto a chi chiede di prendere le distanze dalle amministrazioni precedenti. "Vedete, dai dati del Sole 24 Ore che di certo non è Lotta Comunista, un giornale chiaramente di settore, un giornale rispettabilissimo e un giornale che ha un'opinione oggettiva, emerge che loro hanno fatto sprofondare di 30 posizioni la qualità di vita a Genova negli ultimi quattro anni-ha sottolineato-. Il che vuol dire pienamente in questa gestione. Io credo che continuare a parlare di cose che sono successe dieci anni fa e a parlarne a una candidata civica di 39 anni, sia veramente un esercizio stancante di chi non ha altro da dire". "Non porto le croci della sinistra. Chiaramente dall'interno è una coalizione molto ampia, fatta di forze progressiste. Però devo dire che se pensano di continuare a farmi rispondere di cose che sono successe quando io addirittura andavo alle elementari, alle medie o al liceo penso che sia un pò anche l'emblema del fatto che hanno pochissimi argomenti e credo che questa sala stracolma, il fatto che tante persone con le quali mi scuso e che ringrazio per essere venute qua, siano dovute tornare a casa perché non c'era posto, credo che questo voglia dire che questa città ha voglia di cambiare" ha aggiunto.
Comunali: Salis, vicesindaco? Valuteremo dopo elezioni
"Sia chiaro che non dettano loro la mia agenda"
"Forse pensano di essere negli Stati Uniti, ma non funziona così. Non ha mai funzionato così": con queste parole Silvia Salis, candidata alla carica di sindaco di Genova per il centrosinistra, ha risposto alla controparte che ha chiesto a gran voce chi sarà il o la vice-sindaca per la sua coalizione. "Voglio dare un messaggio molto chiaro: non dettano loro la mia agenda, l'agenda del mio campo, l'agenda dell'area progressista. Loro pensano che sono arrivata io e allora subito hanno dovuto dire che trovavamo un vicesindaco donna. Hanno capito che quello non era abbastanza perché era un messaggio molto debole e quindi hanno dovuto trovare un vice sindaco donna a Roma che è Ilaria Cavo. Allora a questo punto, visto che l'hanno trovata loro devo trovarla anch'io. Ma loro non comandano il mio percorso, la mia agenda. Io rispondo ai cittadini e alle cittadine che mi voteranno e alla mia coalizione e dopo le elezioni faremo tutte le valutazioni del caso, perché questa è la democrazia" ha sottolineato la Salis. "Non calare persone dall'alto per risolvere un grossissimo problema elettorale che hanno che è un candidato che sta cercando in tutti i modi di rinforzarsi, ma che è avvertito come un candidato debole e comunque un candidato che risponde al presidente della regione".
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