La presidente dell'ufficio gip di
Genova Nicoletta Guerrero ha rinviato a giudizio due persone,
l'imprenditore Giuseppe Corti e il professionista Remo De
Giorgi, per istigazione alla corruzione in relazione alla
vicenda dell'acquisto dell'ex ospedale civico S.S. Prospero e
Caterina di Camogli (Genova), appartenente a Cassa Depositi e
Prestiti Immobiliare. Secondo l'accusa, sostenuta dalla pm
Sabrina Monteverde, i due "offrivano e comunque promettevano al
pubblico ufficiale dipendente di Cassa Depositi e Prestiti
Immobiliare (detenuta da Cassa Depositi e Prestiti, partecipata
dal ministero dell'Economia e delle Finanze), per l'esercizio
delle sue funzioni, la dazione di un compenso di circa 20/25
mila euro quale corrispettivo per favorire l'acquisto
dell'immobile da parte di Corti e per la revoca dell'iter di
regolarizzazione amministrativa dell'immobile oggetto di
compravendita".
Sempre per gli investigatori, "previo annullamento da parte
del Comune di Camogli della sanzione amministrativa gravante sul
medesimo, così da ottenere l'attestazione della regolarità
urbanistico-edilizia e beneficiare della possibilità del
mutamento della destinazione d'uso dell'intero immobile da
turistico-ricettivo e sanitario in residenziale". I legali dei
due, gli avvocati Maurizio Mascia e Gennaro Velle, hanno
prodotto il parere dell'ex presidente del Consiglio di Stato
Sergio Santoro che esclude che Cassa Depositi e Prestiti
immobiliare s.p.a. abbia natura pubblica e che quindi il suo
funzionario fosse un pubblico ufficiale o incaricato di pubblico
servizio al momento dell'eventuale promessa. Il processo
inizierà il prossimo 4 giugno.
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