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Vendita ex ospedale Camogli, imprenditore e factotum a processo

Vendita ex ospedale Camogli, imprenditore e factotum a processo

Per la procura ci fu istigazione alla corruzione

GENOVA, 21 marzo 2025, 16:31

Redazione ANSA

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La presidente dell'ufficio gip di Genova Nicoletta Guerrero ha rinviato a giudizio due persone, l'imprenditore Giuseppe Corti e il professionista Remo De Giorgi, per istigazione alla corruzione in relazione alla vicenda dell'acquisto dell'ex ospedale civico S.S. Prospero e Caterina di Camogli (Genova), appartenente a Cassa Depositi e Prestiti Immobiliare. Secondo l'accusa, sostenuta dalla pm Sabrina Monteverde, i due "offrivano e comunque promettevano al pubblico ufficiale dipendente di Cassa Depositi e Prestiti Immobiliare (detenuta da Cassa Depositi e Prestiti, partecipata dal ministero dell'Economia e delle Finanze), per l'esercizio delle sue funzioni, la dazione di un compenso di circa 20/25 mila euro quale corrispettivo per favorire l'acquisto dell'immobile da parte di Corti e per la revoca dell'iter di regolarizzazione amministrativa dell'immobile oggetto di compravendita".
    Sempre per gli investigatori, "previo annullamento da parte del Comune di Camogli della sanzione amministrativa gravante sul medesimo, così da ottenere l'attestazione della regolarità urbanistico-edilizia e beneficiare della possibilità del mutamento della destinazione d'uso dell'intero immobile da turistico-ricettivo e sanitario in residenziale". I legali dei due, gli avvocati Maurizio Mascia e Gennaro Velle, hanno prodotto il parere dell'ex presidente del Consiglio di Stato Sergio Santoro che esclude che Cassa Depositi e Prestiti immobiliare s.p.a. abbia natura pubblica e che quindi il suo funzionario fosse un pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio al momento dell'eventuale promessa. Il processo inizierà il prossimo 4 giugno.
   

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