La proposta del centrodestra di
introdurre a Genova un bonus per le madri casalinghe "è un modo
superficiale di affrontare i temi, che mi chiedo come venga
valutato anche dalle donne di destra, siamo tutti d'accordo che
nel 2025 l'obiettivo dev'essere sviluppare il lavoro femminile
non con slogan sterili ma con un sistema che partendo dai
servizi levi dalle spalle delle donne il carico sociale, ricordo
che questo è un Paese in cui quasi una donna su due in età da
lavoro non lavora, è una grande emergenza, va affrontata
seriamente, non con slogan che sembrano ripresi dagli anni
Cinquanta". Così la candidata sindaca del campo progressista a
Genova Silvia Salis a margine di una visita all'Albergo dei
poveri commenta la proposta contenuta nel programma elettorale
del candidato del centrodestra Pietro Piciocchi.
"Credo che l'obiettivo del Comune sia rimuovere gli ostacoli
che ci sono tra le donne e il lavoro, - afferma Salis - è questa
la vera sfida ed è questo il vero compito, penso che le donne
debbano sconcertarsi davanti a una proposta come questa, tant'é
che quando è stato fatto notare al centrodestra che è un
provvedimento non in linea con l'idea che deve avere dello
sviluppo del lavoro femminile nel 2025, hanno tentennato e si
sono arrampicati sugli specchi".
"Sono provvedimenti che danno un messaggio sbagliato, -
aggiunge - il messaggio dev'essere che le donne devono
perseguire l'indipendenza economica perché da qui parte spesso
il riscatto da situazioni dannose, nocive e tossiche, io credo
che la violenza domestica sia fortemente legata alla violenza
economica, dare questo tipo di messaggio da parte delle
istituzioni è completamente sbagliato. Da donna vorrei vedere il
Comune di Genoa al fianco delle donne per la loro emancipazione
e indipendenza economica".
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