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Scommesse clandestine e usura, chieste condanne per tre

Scommesse clandestine e usura, chieste condanne per tre

Accusati di applicare tassi fino al 20% settimanale

GENOVA, 15 aprile 2025, 17:49

Redazione ANSA

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Il pubblico ministero Federico Manotti ha chiesto la condanna per tre persone accusate di gestire un giro di scommesse clandestine e usura a Genova. In particolare sono stati chiesti 12 anni per Roberto Sechi, 13 anni e sei mesi per Giovanni Bizzarro, e sei anni per Fabio Praticò. I tre erano stati arrestati l'anno scorso ed era emerso che Sechi e Praticò avevano spillato alle vittime centinaia di migliaia di euro applicando tassi dal 10 al 20% mensile ma in alcuni casi anche del 20% settimanale.
    Sechi era stato condannato nel 2006 con sentenza definitiva a cinque anni e quattro mesi, perché riconosciuto partecipe di un sodalizio di stampo mafioso presente sul territorio genovese e capeggiato dalla famiglia Fiandaca, di origine nissena.
    Nei mesi scorsi oltre a Sechi, Bizzarro e Praticò erano finiti nei guai altre 6 persone. Il gruppo aveva messo in piedi un sistema di raccolta di scommesse clandestine su eventi sportivi, gestito tramite gruppi WhatsApp. Alcuni scommettitori, spesso ludopatici, per ripianare le perdite chiedevano soldi, sempre alla stessa banda che applicava i tassi usurari.
    Gli scommettitori, secondo gli investigatori, potevano giocare formulando le puntate sugli eventi sportivi, maturando un debito corrispondente alla somma che avevano scommesso.
    Alcuni giocatori, in caso di perdita si indebitavano a tal punto da non riuscire a restituire le somme di denaro giocate. La prossima udienza è il 19 maggio quando potrebbe essere letta la sentenza.
   

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