Un nastro azzurro in segno di
solidarietà ai naufraghi, alla capitana Carola Rackete e a tutto
l'equipaggio della Sea Watch, da indossare al Gay pride di
domani a Milano: è l'iniziativa di Milano senza muri, rilanciata
dagli organizzatori della manifestazione, che vedono il loro
corteo come un' "occasione per parlare non solo dei diritti
delle persone LGBT* ma più in generale di rispetto dei diritti
umani e di solidarietà".
Ed ecco che per la prima volta alla parata di domani sfilerà
anche il carro dei Migranti LGBT, promosso dal Progetto IO,
Immigrazioni e Omosessualità, e sostenuto dal CIG Arcigay e
dalla rete Corpo ai diritti. Il Progetto IO è a sua volta una
rete di soggetti che supporta da anni donne e uomini richiedenti
asilo costretti a fuggire dal proprio paese a causa del loro
orientamento sessuale.
Parla di rispetto dei diritti di tutti anche il flashmob
pensato dall'artista Angelo Cruciani, che ha voluto chiamare la
sua creazione "Respect revolution".
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