È ancora considerata critica la
siccità in Piemonte e Lombardia nonostante le piogge in arrivo
nel bacino del Po. Le portate del grande fiume complessivamente
migliorano - soprattutto grazie alla fine della stagione irrigua
- ma comunque restano al di sotto delle medie.
La portata media giornaliera, calcolata nella sezione di
chiusura a Pontelagoscuro (Ferrara), è prossima a 525 metri cubi
al secondo, contro i 370 del 7 settembre e i 100 di fine luglio.
Ad agosto il deficit idrico ha causato una mancata produzione di
energia idroelettrica pari al 40% rispetto all'anno precedente.
È quanto emerso dall'ultimo bilancio dell'Osservatorio
permanente che si è riunito oggi all'Autorità distrettuale del
Po-MiTe (AdbPo-MiTe).
L'innalzamento del livello del Po ha contribuito
all'arretramento del cuneo salino nella zona del Delta: oggi le
acque salmastre dell'Adriatico arrivano a circa 17-19 chilometri
dalla linea di costa (contro i circa 40 chilometri di fine
luglio). Anche nei grandi laghi le precipitazioni hanno favorito
una lieve ripresa dei livelli con valori che in ogni modo si
attestano al di sotto della media stagionale: il Lago Maggiore
ha ora il 24% di riempimento, il Lago di Como il 15% e il Lago
di Garda il 23%.
"Non c'è dubbio che la criticità permane tutt'ora e non siamo
ancora rientrati nella situazione normale - evidenzia Alessandro
Bratti, segretario generale dell'Autorità - Il miglioramento
della situazione idrologica è stato leggerissimo e quindi
permangono criticità evidenti in ampie aree del distretto. Ci
sono diversificazioni territoriali molto capillari, in taluni
casi da provincia a provincia e dunque il quadro, se da una
parte migliora sensibilmente, dall'altra va verificato subito
dopo le previste piogge per comprendere la reale condizione in
chiusura del periodo ed in previsione futura".
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