La testata del Gruppo Editoriale San Paolo 'Famiglia Cristiana' ha festeggiato oggi i suoi novant'anni di attività con un evento organizzato al Refettorio Ambrosiano in piazza Greco a Milano.
Oltre al direttore della Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti e al direttore di Famiglia Cristiana don Stefano Stimamiglio, c'erano anche il fondatore di Slow Food Carlo Petrini, lo chef Carlo Cracco, Enrico Dandolo della Fondazione Gualtiero Marchesi e lo chef dell'associazione Ambasciatori del Gusto Cesare Battisti.
Al centro del dibattito i cambiamenti negli ultimi
anni nelle tavole natalizie degli italiani e il rapporto con il
'mangiare' dagli anni Trenta a oggi.
"Novant'anni di una testata italiana, soprattutto in questi
anni così difficili per l'editoria - ha commentato Stimamiglio -
sono un grande traguardo, che ci emoziona e riempie di
orgoglio".
Tornando al cibo, secondo Petrini "non possiamo parlarne se
non guardiamo i suoi aspetti fino in fondo: responsabilità,
coscienza e armonia con la natura". Adesso "dobbiamo cambiare",
ha spiegato Petrini ricordando che "il 37% dell'inquinamento da
anidride carbonica è causato dalla produzione e consumo di
prodotti alimentari, carne rossa in primo luogo".
Cracco ha voluto prima dedicare un pensiero all'appena
scomparso Toni Sarcina, suo storico maestro, collaboratore di
Famiglia Cristiana da lunga data. Per poi soffermarsi sulle sue
tradizioni natalizie: "Le caratteristiche più belle del mio
Natale in famiglia erano la presenza di 'riti' e impegni che non
si potevano trasgredire. Orari, compiti e atteggiamenti a
tavola, dove i piatti principali erano brodo, ravioli e
baccalà".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA