"Il mio primo pensiero alla notizia
della sua morte è stato quello di immaginarlo in Paradiso,
mentre contemplava la verità dell'amore, quel 'veritas in
charitate et charitas in veritate' di cui è stato testimone con
il suo magistero e con la sua stessa vita". E' il messaggio del
vescovo di Bergamo, Francesco Beschi, per la scomparsa del Papa
emerito Benedetto XVI.
"Molti sono i ricordi che sgorgano dal cuore in me e, penso,
in ciascuno di voi. Il suo tratto delicato ha inciso
profondamente la granitica storia della Chiesa e dell'umanità",
ha proseguito ricordando l'ultimo incontro con lui insieme a
tutti i vescovi della Lombardia. "Nel salutarlo, mi disse: 'Alla
morte di Papa Giovanni, tutta la Germania ha pianto. Era un uomo
eccezionale' - ha proseguito Beschi -. Alla mia risposta: 'Anche
lei lo è', scosse lentamente la testa con un dolce sorriso". Il
vescovo di Bergamo ha infine ricordato Joseph Ratzinger come "un
uomo di cultura eccezionale, aperto al mondo, nel dialogo
possibile tra fede e ragione" e come un Papa "di spiritualità
abissale, un custode del futuro, coniugando il valore della
tradizione con una visione moderna di Chiesa, tanto da avere il
coraggio, pieno di fede, della scelta delle dimissioni - ha
concluso -, incarnando in sé quella sapienziale intuizione della
prospettiva di un umanesimo veramente integrale, di ogni uomo e
di tutto l'uomo, illuminato dalla luce che viene da Dio".
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