Nella pianura bergamasca, un'area
di 18 Comuni e 90mila abitanti, si consumano 2.850 dosi di
cocaina al giorno, 8.800 di cannabis e 450 di eroina. In aumento
anche l'assunzione di sostanze stupefacenti sintetiche. È questo
lo scenario che emerge dall'indagine sul consumo di droghe in
provincia di Bergamo promosso dall'Associazione Genitori
Antidroga (Aga), in collaborazione con l'Istituto di Ricerche
Farmacologiche 'Mario Negri', presentato questa mattina al
Pirellone.
Nella bergamasca si consumano 30 dosi di cocaina al giorno
ogni mille abitanti, una quantità maggiore rispetto a Milano, un
trend in continua crescita.
Ancora più alto è il consumo di cannabis: oltre 90 dosi al
giorno ogni mille abitanti. Preoccupano i consumi di eroina che,
dopo essere risultati insignificanti fino al 2019, dal 2020
hanno iniziato a crescere. Oggi si consumano 5 dosi al giorno
ogni mille abitanti. Quindi, ogni giorno, nella Bergamasca si
consumano mediamente più di 5mila dosi di eroina.
"La società sta cambiando. Le nostre città stanno cambiando e
con esse anche il mondo dei giovani, soprattutto dei minori - ha
sottolineato il Presidente del Consiglio regionale Federico
Romani -. I casi di difficoltà nella gestione delle relazioni
sono condizioni che rischiano di avvicinare i più giovani e i
più fragili al mondo delle dipendenze. Insegnanti, genitori,
educatori e studenti devono prendere posizione, rifiutando
l'indifferenza".
Al convegno, tra gli altri, hanno partecipato anche
l'assessore regionale alla Casa Paolo Franco, i leghisti
Emanuele Monti e Giovanni Malanchini, la consigliera di FdI
Paola Bulbarelli, il consigliere Pd Carlo Borghetti e il
presidente di Arca Mantova Maurizio Mirandola.
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