La terza sezione penale della Cassazione ha annullato la sentenza di assoluzione per l'ex sindacalista accusato di violenza sessuale nei confronti dell'ex hostess Barbara D'Astolto, disponendo un nuovo processo davanti alla Corte d'Appello di Milano. Era stato il Pg a chiedere un nuovo processo d'appello nei confronti dell'ex sindacalista accusato di violenza sessuale sulla hostess Barbara, e assolto lo scorso giugno a Milano. L'udienza si è svolta stamattina davanti ai supremi giudici della terza sezione penale.
La sentenza di assoluzione aveva suscitato polemiche perché per i giudici della Corte di Appello milanese la condotta del sindacalista "non ha (senz'altro) vanificato ogni possibile reazione della parte offesa, essendosi protratta per una finestra temporale", "20-30 secondi" che ''le avrebbe consentito anche di potersi dileguare''.
L'uomo era stato già assolto in primo grado. I fatti risalgono al 2018 quando l'hostess si era rivolta al sindacalista per una vertenza e durante l'incontro sarebbe avvenuta la violenza.
L'associazione 'Differenza Donna', in un sit-in di solidarietà nei confronti di Barbara, ha esposto numerosi cartelli in piazza Cavour, a Roma, davanti alla Cassazione: 'Con le spalle al muro non è lavoro sicuro', 'Senza consenso è violenza', 'Giù le mani dai nostri corpi', 'Se la molestia non è reato la legge la scrive il patriarcato'.
L'hostess: 'Con il nuovo processo fatta giustizia'
"La giustizia si è fatta attendere ma ne è valsa la pena". Lo ha detto l'ex hostess Barbara D'Astolto, dopo la sentenza della Cassazione che ha annullato l'assoluzione con rinvio alla Corte d'Appello per l'ex sindacalista accusato di violenza sessuale nei suoi confronti. "Sono contenta non me lo aspettavo - ha aggiunto - In questo modo è stata fatta giustizia. Ringrazio le persone che mi hanno dato la forza di andare avanti: le testimoni, la mia avvocata Teresa Manenti e l'associazione Differenza Donna".
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