/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

In Lombardia +17,7% di aggressioni ai sanitari in un anno

In Lombardia +17,7% di aggressioni ai sanitari in un anno

Bertolaso, obiettivo posto di polizia in ogni ospedale

MILANO, 12 marzo 2025, 16:10

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono cresciute del 17,7% le aggressioni a medici e sanitari nelle strutture della Lombardia, passate dal 4.836 a 5.690. Di queste la maggior parte è stata di episodi verbali, ma comunque oltre un quarto (il 25,3% ovvero 1144) è rappresentato da atti fisici.
    A fornire i dati è stata, nella giornata contro la violenza ai sanitari, Regione Lombardia che nell'ultimo anno ha incentivato le denunce da parte del personale e messo in campo una serie di iniziative per la loro tutela: dai pulsanti sos collegati con le forze dell'ordine negli ospedali, alla sperimentazione - iniziata all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e all'asst di Pavia - di un orologio con pulsante sos che gli operatori indossano, alla campagna 'Rispetta chi soccorre'.
    "Abbiamo modificato il sistema delle registrazioni e della raccolta delle aggressione quindi abbiamo molto migliorato e non ci sfugge più nulla" ha spiegato l'assessore lombardo al Welfare Guido Bertolaso, motivando in questo modo l'aumento dei casi segnalati durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche l'assessore alla Sicurezza Romano La Russa, la coordinatrice dell'emergenza urgenza dell'Asst Santi Paolo e Carlo Jessica Calegari, la soccorritrice Eleonora Gallinaro e il medico soccorritore Riccardo Stucchi.
    Il 60,3% delle aggressioni è fatta nei confronti degli infermieri, numero stabile rispetto al 2023, in crescita quelle nei confronti dei medici passate dal 17,3% al 21,8%. Gli aggressori sono per la maggior parte utenti (67,8%) o parenti (25,6%). In diminuzione il numero di eventi al pronto soccorso passati dal 31,2% del 2023 al 25,2% dello scorso anno. Simile il numero di aggressioni a mattina, pomeriggio e notte anche se queste ultime sembrano essere le più pericolose ed è per questo che la Lombardia arrivare ad avere "un posto di polizia in ogni ospedale quantomeno, e che sia attivo 24 ore su 24" ha sottolineato Bertolaso.
    Il dialogo con il Viminale è su questo ma anche per dotare parcheggi, corridoi e pronto soccorso di un sistema di videosorveglianza. "Siamo avanti con il lavoro con il ministero dell'Interno - ha annunciato La Russa - E' un progetto che costa e abbiamo trovato oltre tre milioni. Inizieremo con gli obiettivi più sensibili". Già ora intanto sono stati dotati di bodycam gli operatori di Areu, l'agenzia di Emergenza Urgenza.
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza