(di Bianca Maria Manfredi)
Collezionato da Maria de' Medici,
Richelieu, Mazzarino e Luigi XV, valutato nella prima metà
dell''800 più di Botticelli e Piero della Francesca, Andrea
Solario - esponente originale del Rinascimento lombardo, maestro
del colore - fino al 30 giugno è il protagonista di una mostra
monografica al museo Poldi Pezzoli di Milano. Anzi è
protagonista della prima monografica che gli sia mai stata
dedicata, con l'eccezione di una esposizione nel 1985 al Louvre,
limitata però essenzialmente alla sua produzione francese.
"Facciamo riscoprire un pittore che non sarà più dimenticato"
ha assicurato alla presentazione della mostra la direttrice del
Poldi Alessandra Quarto.
Bastano alcuni numeri per comprendere l'importanza
dell'operazione culturale legata a 'La seduzione del colore.
Andrea Solario e il Rinascimento fra Italia e Francia': sono 24
le sue opere in mostra (su un corpus complessivo di una
cinquantina), 10 non sono mai state esposte, due sono nuove
attribuzioni, cinque sono state restaurate. Fra i restauri che
il Poldi Pezzoli ha reso possibili c'è quello del Ritratto di
donna del Castello Sforzesco, mentre il Louvre si è occupato di
quello della Madonna del cuscino verde.
Il nucleo più ampio delle opere di Solario - che è stato
capace di unire il cromatismo veneto all'attenzione al dettaglio
dei fiamminghi alla composizione leonardesca - è proprio in
possesso del Poldi Pezzoli. Il conte Gian Giacomo Poldi Pezzoli
ne acquistò cinque e dopo la sua morte, all'istituzione del
museo, ne vennero acquistate altre due. Sei sono invece le opere
in possesso del Louvre, tutte ora in mostra, inclusa la Madonna
del cuscino verde che non aveva mai lasciato la Francia. Solario
infatti è stato il primo artista a portare Oltralpe il
rinascimento italiano, lo ha fatto dieci anni prima di Leonardo.
L'esposizione - a cura di Lavinia Galli e Antonio Mazzotta
con l'allestimento di Migliore+Servetto - è divisa in tre
sezioni: una dedicata agli anni veneziani, una al periodo
francese e la terza a quello milanese. A completare
l'esposizione un'opera contemporanea, una installazione di Bob
Wilson, che ha reinterpretato la serie Video Ritratti di Lady
Gaga creata nel 2013 per il Louvre, questa volta non partendo
dal Ritratto di mademoiselle Caroline Rivière di Ingres per
arrivare al volto dell'artista, ma dalla Testa di San Giovanni
Battista di Solario.
Alla mostra è anche legato un lavoro di ricerca e diagnostica
per immagini (in cui si è impegnato anche il Cnr) i cui
risultati saranno presentati in un convegno a maggio. "Una
occasione straordinaria per valorizzare il nostro patrimonio",
ha osservato l'assessore regionale alla Cultura Francesca
Caruso, mentre l'assessore milanese Tommaso Sacchi ha
sottolineato la collaborazione pubblico privato ricordando che
per il Salone del Mobile Bob Wilson ha anche curato una
installazione che coinvolge la Pietà Rondanini custodita al
Castello Sforzesco. "Spero che la mostra dedicata a Solario - ha
concluso Sébastien Allard, direttore del dipartimento di pittura
del Louvre - dia il via a una nuova serie di collaborazione con
i musei milanesi".
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