Una mostra a Palazzo Pirelli racconta la vita, dall'infanzia fino alla morte, della cofondatrice dell'Università Cattolica di Milano Armida Barelli.
Un'esposizione fatta di testi, fotografie d'epoca e
illustrazioni spalmate su 16 pannelli.
La mostra, inaugurata oggi al Pirellone con il governatore
Attilio Fontana, l'arcivescovo di Milano Mario Delpini e il
presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, è stata
realizzata in occasione della beatificazione e canonizzazione di
Armida Barelli avvenuta sabato scorso nel Duomo del capoluogo
lombardo.
L'esposizione, illustrata da Aldo Carera, direttore
dell'Archivio per la storia del movimento sociale cattolico
Mario Romani, è ispirata alla graphic novel ideata da Tiziana
Ferrario con sceneggiature e illustrazioni di Giancarlo Ascari e
Pia Valentinis per Franco Cosimo Panini editore. L'esposizione,
a ingresso gratuito, sarà aperta al pubblico fino al 13 maggio.
"Una mostra che significa tanto per una grande donna, molto
concreta, col pieno Dna lombardo - ha commentato Fermi - non si
arrendeva mai e aveva capacità di coinvolgere le persone in
maniera estremamente positiva, anche nell'attività politica".
Armida Barelli "è riuscita con un'energia straordinaria a
motivare migliaia e migliaia di donne - ha concluso Delpini - e
ha contribuito in modo determinante a togliere quella specie di
inerzia nel costume che praticamente le escludeva dalla
responsabilità in ambito sociale, civile, amministrativo e
politico".
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