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Temi caldi
In collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore
"La reputazione è un elemento
importante che rende una banca sostenibile e solida". Lo ha
detto il rettore dell'Università Cattolica, Elena Beccalli, nel
corso di un incontro a Milano sul tema 'Banca, fiducia e società
nell'epoca dell'incertezza'.
"Il presupposto - ha aggiunto - è la reputazione. Ma quali
sono i fattori che nel loro insieme costituiscono la
reputazione? Anzitutto esistono evidenti componenti economiche:
una banca che non remunera in maniera adeguata il suo capitale,
senza solidi coefficienti patrimoniali, sbilanciata tra attivo e
passivo così come con eccessive perdite su crediti, non è una
banca solida. Allo stesso tempo però questo non è più
sufficiente per il mercato che attribuisce sempre più rilevanza
alle strutture e alle architetture di governance della banca.
Un'adeguata composizione del consiglio di amministrazione, un
opportuno mix di capacità nella prima linea di management e una
struttura dei controlli coerente con le migliori esperienze del
mercato sono una conditio sine qua non. Tanto che comincia a
essere sollecitata anche in assemblea con espressioni negative
di voto da parte dei fondi attivi. L'enfasi sull'aspetto
reputazionale è motivata da una ragione molto semplice: la
fiducia".
"Infatti, la relazione in ambito finanziario - ha concluso
Beccalli - è basata sulla fiducia che la banca deve avere nei
confronti del proprio cliente per erogargli il credito e che a
sua volta il cliente deve avere nella banca per affidargli il
proprio risparmio. Il problema di fondo si riferisce proprio
alla fiducia. Quando si parla di intermediazione bancaria e
finanziaria si fa riferimento a un'attività basata sulla
fiducia. Del resto, è la stessa etimologia del termine credito a
ricordare che fare credito a qualcuno significa fidarsi di lui".
In collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore
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