Siti Internazionali
Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
Temi caldi
In collaborazione con Università Statale Informa - Università degli Studi di Milano
Dallo studio dei pollini nasce un
nuovo metodo per la cura dell'ambiente. Si chiama Precision Land
Knowledge of the Past e a scoprirlo è stato un team di
ricercatori italiani guidato da Anna Maria Mercuri e Assunta
Florenzano dell'Università di Modena e Reggio Emilia e Andrea
Zerboni, dell'Università degli Studi di Milano che hanno
pubblicato uno studio su Scientific Reports.
I pollini offrono tracce del passato per capire come si sono
evoluti biodiversità ed ecosistemi ed elaborare nuove strategie
di tutela ambientale. "Lo studio - riferiscono Mercuri e
Florenzano - si è basato su un'analisi dettagliata di oltre
1.200 spettri pollinici provenienti da siti archeologici in
tutta Italia". I ricercatori hanno dimostrato che, nonostante la
lunga influenza dell'uomo sull'ambiente, ogni luogo mantiene una
propria unicità biologica. "Queste tracce del passato -
continuano le ricercatrici - sono fondamentali per capire come i
paesaggi si siano evoluti e per scegliere soluzioni sostenibili
e specifiche per ciascun contesto".
Nello studio viene anche introdotto il concetto di
Pro-Antropocene, che meglio di altri descrive il lungo periodo
che ha preceduto l'attuale e ha predisposto alla condizione dove
l'impatto umano è dominante. Comprendere questo percorso aiuta a
decifrare le radici profonde delle 'malattie ambientali' di
oggi, come la perdita di suolo, la deforestazione e il declino
della biodiversità.
"La Precision Land Knowledge of the Past è più di una teoria:
è un metodo operativo che integra archeologia, paleobotanica,
geomorfologia, analisi dei pollini e conoscenze locali per
elaborare diagnosi ambientali e interventi su misura - afferma
Zerboni dell'Università di Milano -. L'obiettivo è prevenire
interventi inefficaci e promuovere un rapporto più empatico tra
esseri umani e natura".
In collaborazione con Università Statale Informa - Università degli Studi di Milano
Ultima ora