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Musica: applausi per Armida di Ronconi al Rof

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Musica: applausi per Armida di Ronconi al Rof

Qualche perplessità, ma alla fine successo per tutti

PESARO, 10 agosto 2014, 23:55

Redazione ANSA

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(dell'inviata Alessandra Massi) Accoglienza quasi trionfale per Armida con la regia di Luca Ronconi, che ha inaugurato questa sera il Rossini opera festival 2014. Quasi, perché il pubblico dell'Adriatic Arena, non ha risparmiato qualche mugugno durante la serata, ma poi ha applaudito la parte musicale e la parte visiva con generosità.
    Ronconi aveva firmato una precedente regia della stessa opera nel 1991; riportarla in scena è un po' una impresa improba: il libretto di Giovanni Schmidt è ispirato molto liberamente agli amori di Rinaldo e della maga Armida nella Gerusalemme liberata, la parte musicale (il titolo fu scritto nel 1817 per uno sfarzoso allestimento al San Carlo di Napoli con la musa e futura signora Rossini Isabella Colbran) vede in scena un solo soprano, circondato da ben sei tenori e due bassi. Il tema dominante è quello amoroso inteso anche nel suo aspetto più sensuale, affidato soprattutto alla vocalità brillante e virtuosistica dell'interprete femminile. Per lo spettacolo pesarese Ronconi e il maestro Carlo Rizzi, alla guida dell'orchestra e del coro del Teatro Comunale di Bologna, hanno semplificato un po' le cose. Il regista ha creato le scene di Margherita Palli e i costumi di Giovanna Buzzi, un allestimento sobrio, con una scena fissa di cartapesta che diventa di volta in volta campo dei crociati, isola incantata, selva intricata.
    Non mancano i tocchi ironici con i guerrieri cristiani trasformati in pupi siciliani, pronti per essere sedotti da ninfe vestite d'oro, diavoli pipistrelleschi e amorini.
    Interessante e coraggiosa la scelta di risolvere i venti minuti di danze previste dalla partitura con le coreografie di Michele Abbondanza, che ha ricreato combattimenti e duelli della Gerusalemme liberata (compreso quello di Tancredi e Clorinda, appena accennato) con giochi di ombre cinesi e un linguaggio tipicamente contemporaneo. Sfrondata anche la distribuzione dei ruoli: oltre alla protagonista Carmen Romeu, una cantante "Made in Rof", molto presente al festival, quattro tenori hanno sostenuto sei ruoli. Sicuro Antonino Siragusa (Rinaldo), al suo fianco Dimitri Korchak (Gernando e Claudio), Randall Bills (Goffredo e Ubaldo), Vassilis Kawayas. Doppio ruolo anche per il basso Carlo Lepore (Idraote e Astarotte).
   

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