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The Economist scopre Macerata e i suoi rapporti con la Cina

The Economist scopre Macerata e i suoi rapporti con la Cina

"Un angolo dell'Italia che è sempre Cina" nel nome di padre Matteo Ricci

MACERATA, 17 ottobre 2023, 09:59

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Mentre l'Italia, come altri Paesi occidentali, sta allentando i legami con la Cina e la premier Giorgia Meloni pensa di lasciare la Via della Seta il prossimo anno, "in una città universitaria sulle colline marchigiane, le relazioni con la Cina sono amichevoli come sempre". E questo a causa di "un gesuita vissuto oltre 400 anni fa", il maceratese padre Matteo Ricci, il primo europeo invitato nella Città Proibita e traduttore in latino dei testi di Confucio. Il settimanale di politica ed economia in lingua inglese The Economist dedica in questi giorni un articolo a Macerata, "un angolo d'Italia che è per sempre Cina", come recita il titolo del servizio. L'autore è John Hooper, che ha visitato la città su invito del rettore dell'Università di Macerata John McCourt per prendere parte al Macerata Humanitas Festival.
    "È una dimostrazione - sottolinea il rettore - di come manifestazioni come quella promossa dal nostro Ateneo consentano di creare occasioni di visibilità a livello nazionale e internazionale per l'intera città e orientano l'attenzione su alcuni punti di forza del nostro ateneo". A colpire il giornalista britannico, inviato da tanti anni di The Economist per l'Italia e la Città del Vaticano, e autore del libro "The Italians", sono state le evidenti relazioni che ancora oggi intercorrono tra la piccola città collinare e il gigante asiatico. Hooper descrive i legami, storici e attuali, a livello amministrativo, accademico e religioso, ricordando la figura del gesuita assurto a simbolo del dialogo tra Oriente e Occidente.
    Il giornalista parla dell'istituto Confucio dell'Ateneo, che è stato elevato dal governo cinese a modello come quello di Roma e che ogni anno propone approfondimenti culturali culminanti nella celebrazione del Capodanno Cinese.
    Hooper scrive, poi, dei legami tra Macerata, di appena 40mila abitanti con Shanghai, una metropoli con 26 milioni di persone, e dei 300 studenti che frequentano l'Accademia di Belle arti. Racconta, infine, il ruolo della Diocesi maceratese, guidata dal vescovo Nazzareno Marconi, come ponte importante tra la Chiesa cattolica romana e i suoi esponenti in Cina.
   

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