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Ferragosto, i balneari temono che sia l'ultimo in spiaggia

Ferragosto, i balneari temono che sia l'ultimo in spiaggia

A Civitanova Marche l'appello di Diana al governo

CIVITANOVA MARCHE, 14 agosto 2024, 13:36

Redazione ANSA

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"Una vita di sacrifici e investimenti che ora rischiano di essere spazzati via, per noi balneari questo potrebbe essere l'ultimo Ferragosto da trascorrere in riva al mare con i nostri ospiti": a dirlo all'ANSA è Diana Stecconi, titolare dello stabilimento 'Attilio' di Civitanova Marche, in provincia di Macerata.
    Diana è una delle decane dei balneari marchigiani e "questo stabilimento - racconta - è uno dei primi che venne costruito sul litorale adriatico subito dopo la seconda guerra mondiale".
    "Stando così le cose - ricorda la donna - il prossimo anno 'Attilio' potrebbe finire nelle mani di chissà quale multinazionale". Il 31 dicembre, tra poco più di 4 mesi, scadranno le proroghe delle concessioni demaniali marittime che hanno permesso fin qui ai balneari italiani di gestire gli stabilimenti. Poi, come ha anche sentenziato in primavera il Consiglio di Stato, le stesse concessioni dovranno essere messe a bando.
    "Sono anni che viviamo con questa incertezza, ma adesso vediamo il rischio concreto che ci portino via, di fatto, le nostre vite lavorative e se questo accadrà, migliaia di famiglie saranno messe in ginocchio", racconta la donna, che gestisce il lido assieme al figlio Giuseppe e ai nipoti Diana e Giorgio.
    "Con mio marito e mia figlia Lucia, che non ci sono più, acquistammo lo stabilimento nel 1995 per 650 milioni di lire - ricorda Diana - Ma in questi 30 anni gli investimenti sono stati molti, ma molti di più". "Cosa chiediamo al governo? Di prendere una volta per tutte una decisione definitiva e di farlo in fretta - dice la balneare -. Vogliamo certezze, noi siamo imprenditori e come tali dobbiamo agire con le nostre imprese, anche se parliamo di piccole aziende abbiamo comunque la necessità di programmare e di sapere cosa sarà del nostro futuro".
    "Ovviamente al governo chiediamo di mettersi anche una mano sulla coscienza e adoperarsi affinché i nostri sforzi non vengano vanificati, in questi stabilimenti c'è il sacrificio di una vita", aggiunge Diana. "Sa - sottolinea -, io ormai sono in pensione e potrei ritirarmi, ma cosa sarà di mio figlio, dei miei nipoti e di tutte quelle famiglie di balneari che sono ancora giovani e che magari devono pagare ancora per anni i mutui accesi per migliorare gli stabilimenti?".
    Intanto, si preparano a vivere il Ferragosto che è la grande festa dell'estate, soprattutto per chi la vive in spiaggia.
    "Quest'anno vivremo questa giornata con tanta preoccupazione - conclude Diana -. L'affronteremo cercando di dare il meglio ai nostri clienti che in molti casi sono anche amici, ma con la consapevolezza che questo potrebbe davvero essere il nostro ultimo Ferragosto in spiaggia".
   

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