"Una vita di sacrifici e
investimenti che ora rischiano di essere spazzati via, per noi
balneari questo potrebbe essere l'ultimo Ferragosto da
trascorrere in riva al mare con i nostri ospiti": a dirlo
all'ANSA è Diana Stecconi, titolare dello stabilimento 'Attilio'
di Civitanova Marche, in provincia di Macerata.
Diana è una delle decane dei balneari marchigiani e "questo
stabilimento - racconta - è uno dei primi che venne costruito
sul litorale adriatico subito dopo la seconda guerra mondiale".
"Stando così le cose - ricorda la donna - il prossimo anno
'Attilio' potrebbe finire nelle mani di chissà quale
multinazionale". Il 31 dicembre, tra poco più di 4 mesi,
scadranno le proroghe delle concessioni demaniali marittime che
hanno permesso fin qui ai balneari italiani di gestire gli
stabilimenti. Poi, come ha anche sentenziato in primavera il
Consiglio di Stato, le stesse concessioni dovranno essere messe
a bando.
"Sono anni che viviamo con questa incertezza, ma adesso
vediamo il rischio concreto che ci portino via, di fatto, le
nostre vite lavorative e se questo accadrà, migliaia di famiglie
saranno messe in ginocchio", racconta la donna, che gestisce il
lido assieme al figlio Giuseppe e ai nipoti Diana e Giorgio.
"Con mio marito e mia figlia Lucia, che non ci sono più,
acquistammo lo stabilimento nel 1995 per 650 milioni di lire -
ricorda Diana - Ma in questi 30 anni gli investimenti sono stati
molti, ma molti di più". "Cosa chiediamo al governo? Di prendere
una volta per tutte una decisione definitiva e di farlo in
fretta - dice la balneare -. Vogliamo certezze, noi siamo
imprenditori e come tali dobbiamo agire con le nostre imprese,
anche se parliamo di piccole aziende abbiamo comunque la
necessità di programmare e di sapere cosa sarà del nostro
futuro".
"Ovviamente al governo chiediamo di mettersi anche una mano
sulla coscienza e adoperarsi affinché i nostri sforzi non
vengano vanificati, in questi stabilimenti c'è il sacrificio di
una vita", aggiunge Diana. "Sa - sottolinea -, io ormai sono in
pensione e potrei ritirarmi, ma cosa sarà di mio figlio, dei
miei nipoti e di tutte quelle famiglie di balneari che sono
ancora giovani e che magari devono pagare ancora per anni i
mutui accesi per migliorare gli stabilimenti?".
Intanto, si preparano a vivere il Ferragosto che è la grande
festa dell'estate, soprattutto per chi la vive in spiaggia.
"Quest'anno vivremo questa giornata con tanta preoccupazione -
conclude Diana -. L'affronteremo cercando di dare il meglio ai
nostri clienti che in molti casi sono anche amici, ma con la
consapevolezza che questo potrebbe davvero essere il nostro
ultimo Ferragosto in spiaggia".
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