Trentadue comuni, 372 fontanelle,
32 casette dell'acqua, 58 esercizi commerciali, per un totale di
462 punti di erogazione d'acqua pubblica. Sono numeri in
crescita quelli del progetto "L'acqua non va per l'Insù" ,
ideato in Provincia di Ancona da Ata Rifiuti con il sostegno di
Viva Servizi, progetto per contenere la proliferazione di
imballaggi in plastica, e che coniuga sostenibilità ambientale e
valorizzazione del territorio.
Partito a fine 2022 ad Ancona e Jesi, "L'acqua non va per
l'insù" è un progetto - ha spiegato oggi Daniele Carnevali,
presidente della provincia e dell'Ata - che in breve tempo si è
esteso alla quasi totalità dei nostri comuni. Attraverso il suo
nome, che riprende un proverbio molto conosciuto
nell'anconetano, vogliamo ribadire che l'acqua pubblica è la
risorsa più naturale che ci sia, ed è giusto tornare a bere da
fonti locali per ridurre i rifiuti e riscoprire, insieme, la
bellezza dei nostri comuni, anche in un'ottica di fruizione
turistica". "Peraltro - ha ricordato - abbiamo la fortuna di
godere di un'acqua pubblica da sorgente tra le migliori in
regione".
Cuore del progetto è la borraccia griffata, data a turisti e
cittadini, gratuitamente, negli esercizi commerciali che
forniscono ricariche di acqua pubblica. Nella borraccia, un QR
code rimanda ad u a mappa interattiva in cui sono censiti, e
raccontati, tutti i punti di distribuzione dell'acqua, tra
fontanelle, casette dell'acqua e locali. Una iniziativa che
consente di percorrere le vie dell'acqua in provincia e che si
arricchisce quest'anno di un nuovo progetto, "Pedalando di fonte
in fonte", in collaborazione con la Fondazione Michele
Scarponi. In un libro, edito da Ata e Vivaservizi, ci sono
percorsi e consigli per viaggiare in sicurezza tra le fonti di
territorio. "E' un viaggio emozionante, una vera scoperta sulle
tracce dell'acqua", ha raccontato Marco Scarponi, fratello del
campione scomparso nel 2011.
Nel 2024, il progetto Ata è cresciuto con l'adesione di 11
nuovi comuni, (Agugliano, Barbara, Belvedere Ostrense,
Chiaravalle, Fabriano, Mergo, Polverigi, San Paolo di Jesi,
Serra San Quirico, Sirolo, Trecastelli), che si sono aggiunti ai
comuni di Ancona, Jesi, Castelfidardo, Castelleone di Suasa,
Castelplanio, Cerreto d'Esi, Corinaldo, Cupramontana, Falconara
Marittima, Monte San Vito, Montecarotto, Montemarciano, Numana,
Offagna, Ostra Vetere, Rosora, San Marcello, Santa Maria Nuova,
Senigallia, Serra De' Conti e Staffolo.
"Viva Servizi, da anni, promuove una serie di iniziative per
sensibilizzare i cittadini sull'importanza di adottare
comportamenti virtuosi e di fare ciascuno la propria parte. Solo
così possiamo coltivare, soprattutto tra le nuove generazioni,
un senso di responsabilità verso la salute del pianeta e il
futuro di tutti noi, adempiendo pienamente al nostro ruolo - è
il commento del direttore generale di Viva Servizi, Moreno
Clementi -. Come gestori del servizio idrico integrato dobbiamo
far sì che l'acqua arrivi puntualmente nelle case dei cittadini
e che sia sempre di ottima qualità. È il nostro lavoro e lo
svolgiamo con serietà, professionalità e impegno.
Contemporaneamente ci preoccupiamo e investiamo affinché il
ciclo di depurazione, che per sua natura è complesso e altamente
impattante sia per gli aspetti ambientali che per gli effetti
sul mare, avvenga in maniera da tutelare il nostro mare e non
penalizzi la Blue Economy. Per questo abbiamo realizzato negli
anni e continuiamo a proporre iniziative di sensibilizzazione
nelle scuole ed in tutti i contesti pubblici nei quali si possa
trasmettere ai più giovani questi concetti illustrando le buone
pratiche e inducendo alla riflessione".
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