Sarà la sfilata dei Moccoli il
momento clou del Carnevale di Castignano, uno dei carnevali
storici del Piceno. Martedì Grasso (4 marzo) allo spegnersi
dell'illuminazione pubblica prima centinaia e poi sempre di più
fino a migliaia di lampioncini colorati si accenderanno: i
Moccoli appunto, lanterne artigianali, ricavate da canne
intagliate all' estremità, ricoperte di carta velina colorata,
con una candela fissata in mezzo e poi accesa.
E così partirà la secolare sfilata, che si snoderà in gran
parte del borgo e che al grido nel dialetto locale di "Fora fora
li Moccule" e al ritmo delle percussioni concluderà la sua
marcia nella piazza sommitale del Paese, Piazza San Pietro, con
la battaglia tra moccoli e poi il gran falò finale.
Una tradizione locale sentita e partecipata, che si tramanda
di generazione in generazione da secoli, come rivelano alcuni
antichi documenti da Archivio Comunale, verificati anche dal
parroco archivista don Vincenzo Catani, in cui vi sono espliciti
riferimenti a festeggiamenti carnascialeschi a Castignano, con
relative disposizioni delle autorità, almeno sin dal 1615.
Quest'anno, grazie all'iniziativa e l'organizzazione di Bim
Tronto, Camera di Commercio delle Marche e Regione Marche, il
Carnevale di Castignano e i suoi Moccoli sfileranno a San Remo
la sera del 12 febbraio sul "green carpet" esterno al Teatro
Ariston. E poi, ancora una volta, in sinergia con l'Unpli,
saranno a Venezia in Piazza San Marco lunedì 3 marzo al
"Carnevale delle tradizioni", insieme alle maschere e il
folclore di altre parti d'Italia.
L'apertura ufficiale dei festeggiamenti sarà data sabato 22
febbraio dal veglione inaugurale, in maschera a tema "Il circo".
Giovedì 27 febbraio, dalle ore 17 in poi, in Piazza Umberto I
l'immancabile appuntamento con "Le Pizze Onte", (frittelle
tipicamente carnevalesche). Gran finale del Carnevale storico di
Castignano il Martedì grasso: dalle 15 prevista la sfilata dei
carri allegorici e dei gruppi mascherati e infine spazio ai
Moccoli.
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