/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Confindustria Ancona, costi energia penalizzanti per imprese

Confindustria Ancona, costi energia penalizzanti per imprese

Vicepresidente Finaurini, sarebbe utile sistema cofinanziamento

ANCONA, 04 febbraio 2025, 20:08

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"L'incertezza dei costi dell'energia sta pesantemente penalizzando le imprese del territorio". E' Confindustria Ancona a lanciare il grido d'allarme per voce di Roberta Finaurini, Founder e CEO di Energy Building Group e vicepresidente di Confindustria Ancona con delega alla transizione energetica.
    "L'Italia ha il mercato elettrico più caro d'Europa. - ricorda l'imprenditrice e vice presidente degli industriali anconetani - In un solo anno, il costo dell'energia è cresciuto del 43%: nel 2024 abbiamo pagato il 38% in più rispetto alla Germania, l'87% in più rispetto alla Francia, il 72% in più rispetto alla Spagna: questo significa mettere a rischio la competitività delle nostre imprese e, con essa, il futuro del sistema Paese. Non c'è più tempo, occorre un cambio di passo".
    "Le nostre imprese sono stanche di non avere certezze sul prezzo dell'energia: la volatilità dei prezzi, - aggiunge - oltre a metterci in condizioni di svantaggio rispetto ai nostri competitor europei, ci impedisce di programmare anche quegli investimenti necessari ad accelerare la transizione energetica".
    "Tanto più che nel 2025 - prosegue Confindustria Ancona - si annunciano ulteriori fattori di incertezza: lo stop del flusso di gas dalla Russia all'Europa, la rapida discesa degli stoccaggi di gas, la politica monetaria della Bce e non ultimo la posizione della nuova amministrazione Usa sulle politiche energetiche e sul green deal".
    "Sento tanti colleghi imprenditori che sono seriamente preoccupati - riferisce la vicepresidente - e che chiedono a gran voce risposte efficaci. Credo che il nostro compito principale sul territorio sia quello di promuovere una nuova cultura rispetto all'adozione di impianti di energia rinnovabili, che non possono più essere solo legati ad un immediato vantaggio economico, bensì frutto di una scelta consapevole nell'ottica del rispetto dell'ambiente. Su questo abbiamo bisogno del supporto della politica regionale e delle amministrazioni pubbliche".
    "Apprezziamo l'impegno della Regione Marche e l'imminente uscita del Bando Energia e imprese - continua - anche se temiamo che i circa 20 milioni di euro non saranno sufficienti per le imprese, in particolare per quelle di medie e grandi dimensioni.
    Bene la strada intrapresa. ma per rendere le nostre aziende davvero più competitive e metterle in condizioni di difendersi dalle speculazioni energetiche internazionali serve uno sforzo ulteriore. Potrebbe essere utile creare un sistema di cofinanziamento che permetta alle imprese del nostro territorio di condividere il rischio finanziario, con incentivi mirati, come sgravi fiscali per alleggerire il carico finanziario sugli imprenditori".
    Confindustria Ancona sta "monitorando con attenzione anche i progetti di costituzione delle cosiddette Hydrogen Valleys nelle Marche grazie ai fondi del Mase e del Mef, anche se è prematuro darne una valutazione concreta in termini di reale fattibilità e di effettivo vantaggio per le imprese".
    Confindustria, ricorda, "sta lavorando a livello nazionale con una serie di proposte concrete per correggere il sistema di formazione del prezzo, svincolando il prezzo delle rinnovabili da quello delle fonti fossili attraverso la creazione di un mercato secondario in cui Gse diventerebbe acquirente centralizzato di energia rinnovabili. Ciò metterebbe i consumatori al riparo dall'eccessiva volatilità dei prezzi e immetterebbe liquidità sul mercato dell'energia, che potrebbe essere impiegata per investimenti". "Il nostro auspicio è che il Governo ascolti le istanze delle aziende - conclude Finaurini - L'energia non è unicamente un costo, è il motore del nostro sviluppo economico. Come ha giustamente sottolineato il presidente Orsini, agire ora vuol dire proteggere il nostro presente e costruire un futuro più solido per l'industria e per l'Italia".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza