La Prefettura di Ancona informa che
per le operazioni di disinnesco e brillamento del residuato
bellico rinvenuto nel porto di Ancona è stato istituito, per il
coordinamento delle operazioni, il Centro Coordinamento Soccorsi
(CCS), presieduto dal Prefetto Maurizio Valiante, al quale hanno
partecipato l'Assessore alla Protezione civile della Regione
Marche, il Vice Sindaco del Comune di Ancona, il Questore, il
Comandante provinciale dei Carabinieri, il Comandante
provinciale della Guardia di Finanza, il Comandante della
Direzione Marittima di Ancona, il Comandante provinciale dei
Vigili del Fuoco, il Comandante del Reggimento Ferrovieri
dell'Esercito italiano di Castel Maggiore (Bo), il Comandante
del nucleo SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di
Napoli della Marina e i rappresentanti dell'Autorità di Sistema
Portuale Mare Adriatico centrale, dell'A.S.T. di Ancona, del
Servizio 118 di Ancona, della Protezione civile regionale e
comunale, dell'ENAC, della CRI civile e militare nonché dei
gestori dei servizi di pubblica utilità (telefonia, luce, gas ed
acqua).
I Genieri dell'Esercito, dopo aver messo in sicurezza nei
giorni scorsi l'area di ritrovamento dell'ordigno realizzando
anche degli interventi di mitigazione di un'eventuale
detonazione accidentale per ridurne il raggio e contenere il
rischio, hanno effettuato le operazioni di disinnesco con la
massima perizia ed in tempi rapidi provvedendo poi a consegnare
l'ordigno, terminate le operazioni di neutralizzazione, agli
operatori del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del COMSUBIN
(Comando Subacquei e Incursori della Marina Militare).
L'ordigno è stato immediatamente trasferito in acqua, con idonee
tecniche di imbracatura, per effettuare le operazioni di
brillamento a mare, a cura dei Palombari della Marina militare,
i quali lo hanno trasportato nel luogo sicuro, individuato
preventivamente dalla Capitaneria di Porto sito a circa 7
miglia, assistiti da uomini e mezzi della Guardia Costiera e del
ROAN della Guardia di Finanza nonché da personale medico della
Marina militare, dove è avvenuto il brillamento che non hanno
fatto registrare alcuna criticità.
La Questura, con il concorso delle altre Forze di Polizia e
della Polizia locale ha garantito un'adeguata cornice di
sicurezza, durante le operazioni, anche curando l'interdizione
del traffico di alcune strade adiacenti alla zona di
ritrovamento dell'ordigno. Il Comune di Ancona ha dato piena
applicazione alla propria pianificazione concernente
l'evacuazione e l'assistenza della popolazione interessata,
anche con l'ausilio dei volontari di protezione civile ed
attivando il Centro operativo comunale (C.O.C.).
Al termine delle operazioni, sono state ripristinate
immediatamente le ordinarie condizioni di viabilità e di accesso
alle aree interdette sia nell'ambito dell'area portuale che
nella parte della città interessata. Il Prefetto ha espresso
soddisfazione e massimo apprezzamento per il qualificato impegno
profuso da tutte le componenti, sia nella fase di pianificazione
che in quella operativa, che ha permesso che le attività di
rispettiva competenza venissero programmate nei minimi
dettagli e che si svolgessero in piena sicurezza, limitando al
minimo i disagi alla cittadinanza e alle attività sia portuali
che aeroportuali. È emersa in questa occasione, ancora
una volta, la virtuosa sinergia collaborativa tra i vari livelli
istituzionali che è stata esemplare e che rappresenta per questa
realtà un vero e proprio valore aggiunto.
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