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Per la bonifica del Porto di Ancona sinergia Esercito e Marina

Per la bonifica del Porto di Ancona sinergia Esercito e Marina

(v. 'Terminato il disinnesco dell'ordigno...' delel 11:04)

ANCONA, 09 febbraio 2025, 13:06

Redazione ANSA

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L'ordigno trovato nell'area portuale di Ancona, una bomba d'aereo di fabbricazione americana del peso complessivo di circa 240 kg e 128 kg di tritolo, risalente al secondo conflitto mondiale, trovato parzialmente esploso e in pessime condizioni di conservazione, è stato disinnescato dai Genieri dell'Esercito, provenienti dal Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore (BO).
    Le operazioni di bonifica, coordinate dalla Prefettura di Ancona, sulla base delle indicazioni tecniche del Comando delle Forze Operative Nord dell'Esercito di Padova, hanno visto all'opera, sinergicamente, personale specializzato dell'Esercito e della Marina Militare in perfetta aderenza sia alle procedure operative previste per le emergenze sia al sistema di protezione civile. Le attività, seguite e coordinate costantemente dal Centro Coordinamento Soccorsi convocato presso la Prefettura di Ancona, cui hanno preso parte i rappresentanti delle componenti istituzionali e tecniche interessate, si sono svolte in tre distinte fasi durante le quali i genieri dell'Esercito, con il nucleo CMD (Conventional Munition Disposal), nei giorni antecedenti l'intervento, hanno realizzato presso il sito di rinvenimento dell'ordigno, una struttura temporanea di protezione per la mitigazione degli effetti dovuti a un'eventuale esplosione accidentale e successivamente hanno provveduto alla neutralizzazione dell'ordigno attraverso la rimozione dei sistemi di innesco.
    La bomba d'aereo - spiega nei dettagli una nota congiunta dell'Esercito e della Marina Militare - è stata trasportata in mare e fatta brillare dai Palombari del GOS (Gruppo Operativo Subacquei) del Comsubin (Comando Subacquei e Incursori) della Marina Militare, distaccati presso il Nucleo SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Ancona in modo da tutelare la pubblica incolumità.
    La Questura dorica, con il concorso delle altre Forze di Polizia e della Polizia Locale ha garantito un'adeguata cornice di sicurezza, durante le operazioni di rimozione del sistema di innesco, anche curando l'interdizione del traffico di alcune strade adiacenti alla zona di ritrovamento dell'ordigno. Il Comune di Ancona ha assistito alcuni cittadini evacuati che risiedevano nella cosiddetta area rossa.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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