L'ordigno trovato nell'area
portuale di Ancona, una bomba d'aereo di fabbricazione americana
del peso complessivo di circa 240 kg e 128 kg di tritolo,
risalente al secondo conflitto mondiale, trovato parzialmente
esploso e in pessime condizioni di conservazione, è stato
disinnescato dai Genieri dell'Esercito, provenienti dal
Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore (BO).
Le operazioni di bonifica, coordinate dalla Prefettura di
Ancona, sulla base delle indicazioni tecniche del Comando delle
Forze Operative Nord dell'Esercito di Padova, hanno visto
all'opera, sinergicamente, personale specializzato dell'Esercito
e della Marina Militare in perfetta aderenza sia alle procedure
operative previste per le emergenze sia al sistema di
protezione civile. Le attività, seguite e coordinate
costantemente dal Centro Coordinamento Soccorsi convocato
presso la Prefettura di Ancona, cui hanno preso parte i
rappresentanti delle componenti istituzionali e tecniche
interessate, si sono svolte in tre distinte fasi durante le
quali i genieri dell'Esercito, con il nucleo CMD (Conventional
Munition Disposal), nei giorni antecedenti l'intervento, hanno
realizzato presso il sito di rinvenimento dell'ordigno, una
struttura temporanea di protezione per la mitigazione degli
effetti dovuti a un'eventuale esplosione accidentale e
successivamente hanno provveduto alla neutralizzazione
dell'ordigno attraverso la rimozione dei sistemi di innesco.
La bomba d'aereo - spiega nei dettagli una nota congiunta
dell'Esercito e della Marina Militare - è stata trasportata in
mare e fatta brillare dai Palombari del GOS (Gruppo Operativo
Subacquei) del Comsubin (Comando Subacquei e Incursori) della
Marina Militare, distaccati presso il Nucleo SDAI (Sminamento
Difesa Antimezzi Insidiosi) di Ancona in modo da tutelare la
pubblica incolumità.
La Questura dorica, con il concorso delle altre Forze di
Polizia e della Polizia Locale ha garantito un'adeguata cornice
di sicurezza, durante le operazioni di rimozione del sistema di
innesco, anche curando l'interdizione del traffico di alcune
strade adiacenti alla zona di ritrovamento dell'ordigno. Il
Comune di Ancona ha assistito alcuni cittadini evacuati che
risiedevano nella cosiddetta area rossa.
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