Nel Comune di Ancona ci sono "160
saloni di barbiere e parrucchiere, 88 saloni di bellezza e 27
attività di tatuaggio e piercing. Rispetto a quelli regolari,
gli operatori abusivi rappresentano il 30%, la percentuale più
alta di tutto il comparto della manifattura a livello nazionale,
il che significa che ogni tre operatori in regola, uno è
abusivo". Questi dati forniti dal Comune testimoniao la
necessità di combattere l'abusivismo nel settore. Per questo
nella sala comunale di Palazzo del Popolo ad Ancona il Comune e
Confartigianato Ancona-Pesaro Urbino hanno sottoscritto un
protocollo finalizzato in particolare a contrastare l'abusivismo
nel settore del benessere e servizi alla persona.
Presenti Comune il sindaco Daniele Silvetti, il vicesindaco
Giovanni Zinni e gli assessori Angelo Eliantonio alle Attività
economiche e Manuela Caucci al Welfare e Politiche sanitarie;
per Confartigianato Marco Pierpaoli presidente Confartigianato
Imprese Ancona - Pesaro e Urbino, Paolo Longhi, presidente
dell'Area territoriale di Ancona, Giancarlo Fati Pozzodivalle e
Luca Casagrande, presidente e responsabile Benessere.
La firma rientra nel progetto avviato a livello nazionale da
Confartigianato con una campagna di sensibilizzazione che invita
a rivolgersi a operatori professionisti e certificati
rafforzando le attività di prevenzione e contrasto
all'abusivismo in un comparto che vede il fenomeno in crescita
con rischi per la salute dei cittadini e un danno alle imprese
regolari.
"Ringraziamo Confartigianato per questo segnale forte che
diamo alla città - ha detto Silvetti - in termini di legalità e
di salvaguardia delle professionalità e di tutela della salute.
Professioni come quelle di cui parliamo oggi, devono essere
gestite in sicurezza, con precise competenze e garantendo
all'utente consumatore ogni aspetto. La salute non ammette
deroghe".
"Grazie all'Amministrazione comunale - ha ricambiato
Pierpaoli - Pesaro e Urbino - con la quale avviamo una
importante collaborazione contro l'abusivismo, a cui i
responsabili del comparto Benessere lavorano da tempo. La nostra
azione vuole tutelare le imprese che operano nel rispetto delle
regole e la salute delle persone, ma anche agire come forma di
educazione rivolta al cittadino". "Il protocollo prevede una
stretta collaborazione tra le parti per monitorare il
territorio, raccogliere segnalazioni di attività abusive e
sensibilizzare l'opinione pubblica sui rischi connessi al
rivolgersi a operatori non qualificati" ha spiegato Fati
Pozzodivalle.
"La collaborazione con le istituzioni è fondamentale - ha
rimarcato Longhi - per contrastare fenomeni che, purtroppo, nel
nostro settore hanno raggiunto livelli allarmanti, soprattutto
dopo la pandemia. L'obiettivo è tutelare la salute dei cittadini
e la professionalità delle imprese che operano nel rispetto
delle regole".
Ai ringraziamenti del Comune a Confartigianato, espressi dal
sindaco, si sono uniti anche gli assessori Zinni, Caucci ed
Eliantonio.
"Quando mi è stato proposto questo protocollo - ha raccontato
Caucci - ho immediatamente coinvolto il sindaco e i colleghi,
perché ritengo che il tema della salute del cittadino sia
fondamentale. A volte la necessità di spendere meno porta anche
all'utilizzo di persone non preparate per svolgere questa
professione. In realtà poi non ci si rende neanche conto dei
rischi che si corrono. Per questo sono importanti la
comunicazione e la sensibilizzazione dei cittadini, che con
questo progetto Confartigianato sta mettendo in atto". "Ci sarà
- ha evidenziato Zinni - la disponibilità della Polizia Locale a
essere di ausilio per il rispetto di questo protocollo. La
Polizia Locale ha il controllo delle attività commerciali, un
controllo anche preventivo atto ad appurare che tutte le licenze
e gli esercizi siano in regola".
"Questo protocollo - ha concluso Eliantonio - tutela il
cittadino che fa impresa dalla concorrenza sleale. I numeri
relativi alle attività legate al benessere nella città di Ancona
sono importanti, quindi le istituzioni sentono la necessità di
essere sensibili a questa realtà. A ciò si affianca ovviamente
anche la tutela del cittadino come utente finale, per cui c'è
anche un tema di salute. Un tema sensibile, infine, è quello
della lotta all'evasione fiscale. L'iniziativa pertanto ci vede
molto favorevoli e pronti a collaborare per quanto di nostra
competenza".
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