Il giudice del
tribunale di Ascoli Piceno Barbara Caponetti ha convalidato
l'arresto del 25enne originario del Gambia bloccato lo scorso 10
febbraio a San Benedetto del Tronto dalla Polizia di Stato dopo
una serie di episodi di violenza messi in atto contro agenti del
commissariato e personale infermieristico dell'ospedale Madonna
del Soccorso; il più grave di questi, il morso dato ad una
poliziotta del commissariato rivierasco che le ha causato
l'amputazione della falange del secondo dito della mano destra.
La poliziotta è stata operata il 10 febbraio ad Ancona, per un
primo tempo chirurgico di salvataggio della falange residua.
L'operazione è stata eseguita dall'equipe del professor
Michele Riccio, della Struttura operativa dipartimentale di
Chirurgia Ricostruttiva e Chirurgia della Mano dell'Azienda
ospedaliero universitaria delle Marche (Aoum). In 48 ore
l'agente è stata medicata e sottoposta a terapie di disinfezione
per evitare le infezioni. Fra circa tre mesi, fa sapere
l'Azienda ospedaliero universitaria, si procederà all'intervento
definitivo di ricostruzione del dito.
Intanto l'indagato è ancora sedato e lo sarà per i prossimi
sette giorni. Dopo aver convalidato l'arresto, il giudice si è
riservata sulla richiesta di custodia cautelare in carcere
formulata dal sostituto procuratore Saramaria Cuccodrillo, fino
all'interrogatorio di garanzia che si svolgerà non appena
l'indagato riprenderà conoscenza. La difesa del gambiano,
sostenuta dagli avvocati Laura Tesei e Emiliano Carnevali, si è
opposta alla richiesta di reclusione in carcere, ritenendo che,
alla luce delle modalità del fatto e delle sue attuali
condizioni di salute, l'indagato potesse essere incapace di
intendere e volere al momento del fatto.
Il 25enne è indagato dalla Procura di Ascoli Piceno per
lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni
personali aggravate e per il furto di un portafoglio denunciato
il 7 febbraio scorso a Pesaro.
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