Per far fronte alle aggressioni ai
sanitari, "ho dato disposizioni alle Aziende di prevedere la
tutela legale per gli operatori, il rafforzamento dei sistemi di
videosorveglianza e di allertamento delle forze dell'ordine".
Così il vice presidente della giunta e assessore a Sanità e
Sicurezza della Regione Marche, Filippo Saltamartini, nell'Aula
del Consiglio regionale. La questione è stata portata in aula
dal consigliere regionale dem Fabrizio Cesetti secondo cui
"occorre che la Regione investa di più su prevenzione e
sicurezza. Più personale e controlli nelle strutture e tutela
legale per gli aggrediti. Presto una proposta di legge ad hoc"..
"La sicurezza degli operatori sanitari - ha risposto
Saltamartini - è una priorità per questo ho dato disposizioni
alle Aziende di prevedere la tutela legale degli operatori
aggrediti, di rafforzare i sistemi di videosorveglianza e la
dotazione di dispositivi per allertare tempestivamente le forze
dell'ordine in caso di pericolo".
Il vice presidente ha ricordato "l'inasprimento delle pene,
operato dal governo centrale e l'introduzione della flagranza
differita con arresto entro 48 ore". Inoltre, "la circolare
emanata dal ministro dell'Interno per chiedere alle prefetture
la presenza di operatori di polizia nelle strutture
ospedaliere".
"Gli operatori sanitari rappresentano un bene inestimabile e
vanno tutelati mettendo in campo tutte le azioni possibili - ha
proseguito Saltamartini - per questo stiamo lavorando affinché
possano sentirsi al sicuro nell'espletamento del loro lavoro e
anche per garantire la sicurezza degli utenti che afferiscono
negli ospedali". Saltamartini ha ribadito di aver chiesto al
Ministero dell'Interno e alle Prefetture "un rafforzamento dei
presidi di polizia presenti nelle strutture ospedaliere, con un
prolungamento anche in orario notturno".
"Dopo le recenti violenze nelle strutture sanitarie delle
provincia di Macerata e a oltre cinque mesi dall'aggressione
subita dalla operatrice socio sanitaria avvenuta presso
l'ambulatorio di Oculistica all'ex Inam di Fermo, - osserva
Cesetti - il Consiglio regionale ha finalmente discusso il caso
delle aggressioni ai danni del personale sanitario" con la sua
interrogazione.
"Reputo positivo l'inasprimento delle pene e delle sanzioni
voluto dal governo nazionale per coloro che si rendono
protagonisti di aggressioni contro il personale sanitario -
afferma l'esponente dem - ma è chiaro che ciò non può essere
sufficiente per garantire condizioni di totale sicurezza per
medici, infermieri e operatori socio sanitari che ogni giorno si
recano al lavoro nei nostri ospedali e, sempre più spesso,
vengono fatti oggetto di intollerabili violenze fisiche e
verbali".
"Per stroncare questo fenomeno occorre investire nella
prevenzione. - afferma Cesetti - E credo che su questo fronte la
Regione Marche, attraverso i Dipartimenti di prevenzione delle
Aziende Sanitarie Territoriali, sia chiamata a dare un
contributo maggiore di quello offerto fino a oggi, come peraltro
auspicato dall'assessore Saltamartini. In particolare penso a
un'intensificazione e a un potenziamento delle attività di
controllo con l'impiego di più personale delle forze dell'ordine
e un maggiore utilizzo di telecamere e spy cam per scoraggiare i
malintenzionati e, se necessario, per permetterne la rapida
identificazione".
"Sarebbe inoltre importante che la tutela legale per gli
operatori sanitari fatti oggetto di violenze promessa
dall'assessore Saltamartini, - conclude Cesetti - per una volta
non restasse una generica boutade, ma venisse appositamente
normata attraverso uno specifico intervento legislativo. A tal
fine mi farò promotore di una specifica proposta di legge per
istituire un fondo per la tutela legale di ogni operatore
aggredito".
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