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Sindacati, ritirare l'accordo di licenza Fedrigoni-Jurgensen

Sindacati, ritirare l'accordo di licenza Fedrigoni-Jurgensen

Fabrianesi disertano plenaria, domani video-incontro dedicato

FABRIANO, 19 marzo 2025, 12:08

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Ritiro immediato dell'accordo di licenza, quinquennale, che il Gruppo Fedrigoni ha sottoscritto con il distributore internazionale tedesco Jacob Jurgensen per produrre e distribuire in Europa carta per fotocopie Copy 1 e 2 dell'iconico marchio Carta Fabriano, prodotte fino a fine 2024 nello stabilimento di Rocchetta a Fabriano (Ancona)". Questa è una delle richieste che i segretari territoriali Carlo Cimmino (Slc-Cgil), Alessandro Gay (Fistel-Cisl), Valerio Monti (Uilcom-Uil) e Paolo Pierantoni (Ugl-Chimici), hanno messo nero su bianco nel comunicato letto stamattina durante la plenaria nazionale a Verona riguardante la contrattazione di secondo livello tra il gruppo e i sindacati.
    I rappresentanti delle parti sociali fabrianesi non hanno partecipato "come forma di protesta". Nella nota letta dai loro segretari nazionali, si evidenzia "che tale operazione non solo intacca il patrimonio economico e culturale della città, ma rappresenta anche un grave affronto al dialogo sociale e alle intese precedentemente ratificate con il Ministero del Made in Italy". La seconda richiesta avanzata è l'avvio urgente di un tavolo di confronto "volto a rivedere e condividere una strategia in linea con gli accordi sindacali e il valore storico del marchio". E in mancanza di un pronto riscontro, "non esiteremo ad attivare ogni iniziativa necessaria a far valere i diritti dei lavoratori e a ripristinare un approccio condiviso, come già previsto dalle intese ratificate al Ministero del Made in Italy".
    Una posizione che certamente sarà ribadita nell'incontro convocato per domani, 20 marzo alle 14.30, in modalità telematica, dall'assessore regionale al Lavoro delle Marche, Stefano Aguzzi, che verterà sull'accordo di licenza, al quale saranno collegati oltre ai sindacati, anche i rappresentanti del Gruppo Fedrigoni.
   

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