"Ritiro immediato dell'accordo di
licenza, quinquennale, che il Gruppo Fedrigoni ha sottoscritto
con il distributore internazionale tedesco Jacob Jurgensen per
produrre e distribuire in Europa carta per fotocopie Copy 1 e 2
dell'iconico marchio Carta Fabriano, prodotte fino a fine 2024
nello stabilimento di Rocchetta a Fabriano (Ancona)". Questa è
una delle richieste che i segretari territoriali Carlo Cimmino
(Slc-Cgil), Alessandro Gay (Fistel-Cisl), Valerio Monti
(Uilcom-Uil) e Paolo Pierantoni (Ugl-Chimici), hanno messo nero
su bianco nel comunicato letto stamattina durante la plenaria
nazionale a Verona riguardante la contrattazione di secondo
livello tra il gruppo e i sindacati.
I rappresentanti delle parti sociali fabrianesi non hanno
partecipato "come forma di protesta". Nella nota letta dai loro
segretari nazionali, si evidenzia "che tale operazione non solo
intacca il patrimonio economico e culturale della città, ma
rappresenta anche un grave affronto al dialogo sociale e alle
intese precedentemente ratificate con il Ministero del Made in
Italy". La seconda richiesta avanzata è l'avvio urgente di un
tavolo di confronto "volto a rivedere e condividere una
strategia in linea con gli accordi sindacali e il valore storico
del marchio". E in mancanza di un pronto riscontro, "non
esiteremo ad attivare ogni iniziativa necessaria a far valere i
diritti dei lavoratori e a ripristinare un approccio condiviso,
come già previsto dalle intese ratificate al Ministero del Made
in Italy".
Una posizione che certamente sarà ribadita nell'incontro
convocato per domani, 20 marzo alle 14.30, in modalità
telematica, dall'assessore regionale al Lavoro delle Marche,
Stefano Aguzzi, che verterà sull'accordo di licenza, al quale
saranno collegati oltre ai sindacati, anche i rappresentanti del
Gruppo Fedrigoni.
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