"Il futuro delle nostre imprese coincide con quello della nostra regione. Il settore manifatturiero marchigiano è simbolo dell'eccellenza del Made in Italy e pilastro dell'occupazione regionale: grazie alla nostra tradizione manifatturiera, le Marche sono state a lungo un modello di riferimento. Oggi affrontiamo nuove sfide, che richiedono risposte efficaci e innovative". Con queste parole, il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha aperto il suo intervento all'evento "Le Marche del Made in Italy", organizzato da Confartigianato Marche.
L'incontro ha visto la partecipazione di figure istituzionali e rappresentanti del mondo economico e produttivo, tra cui il presidente di Confartigianato Moira Amaranti, il segretario Gilberto Gasparoni, il sottosegretario al MEF Lucia Albano, il Comandante della Guardia di Finanza Marche Nicola Altiero, il presidente della Camera di Commercio Gino Sabbatini.
"Le nostre piccole e medie imprese hanno un ruolo centrale nell'economia e nell'identità del territorio e in questi anni sono tanti i progressi compiuti e le sfide ancora da affrontare - ha proseguito Acquaroli -. Abbiamo sempre operato con spirito di concertazione, condivisione e sinergia, ottenendo risultati concreti e investimenti importanti. Ora dobbiamo proseguire con determinazione, senza negare che le difficoltà di questo periodo storico. Tra i temi c'è l'accesso al credito, indispensabile per gli investimenti e la crescita delle imprese, e la contraffazione sui mercati internazionali, che mette a rischio il valore del Made in Italy. Abbiamo mobilitato risorse regionali ed europee per sostenere lo sviluppo, l'innovazione e la ricerca e l'accesso al credito. Tuttavia, il tema dell'internazionalizzazione resta cruciale: dobbiamo intensificare gli sforzi per tutelare i nostri marchi e promuovere il nostro sistema produttivo. Non dobbiamo dimenticare che le Marche sono la prima regione in Italia per l'utilizzo dei Fondi Sociali Europei, con uno sforzo di compartecipazione che ha raggiunto i 132 milioni di euro di risorse regionali, e tra le più virtuose nell'impegno di spesa dei fondi FESR. Questi risultati dimostrano la nostra volontà di sostenere il tessuto produttivo locale".
Sul tema dell'export, il presidente ha sottolineato che "rispetto al 2019, il trend delle esportazioni è cresciuto, ma non abbastanza da compensare la perdita di mercati strategici come quello russo. Per questo motivo, stiamo collaborando con la Camera di Commercio e l'Istituto per il Commercio Estero per individuare nuove opportunità. Tema centrale è il ricambio generazionale e la necessità di invertire la percezione culturale rispetto al lavoro nelle imprese manifatturiere: dobbiamo trasmettere ai giovani il valore e l'importanza delle professioni artigiane, che oggi si svolgono in ambienti moderni, innovativi e tecnologicamente avanzati e più attenti alle esigenze del mondo del lavoro. Per questo, stiamo investendo nella formazione, sfruttando al massimo i fondi europei, per offrire alle nuove generazioni opportunità concrete e qualificate. Le sfide sono complesse. Tuttavia, la forza delle nostre piccole e medie imprese risiede nel loro legame viscerale con il territorio, a differenza delle multinazionali. Il vostro lavoro quotidiano è essenziale per la difesa e la crescita del nostro tessuto produttivo, perché il destino delle nostre imprese coincide con quello della nostra regione" ha concluso Acquaroli rivolgendosi a Confartigianato, Camera di Commercio e a tutte le forze impegnate nella tutela del Made in Italy.
Parlare di made in Italy ha sottolineato la presidente di Confartigianato Marche Moira Amaranti, significa porre in evidenza il tema della manifattura, del suo legame con i territori dove si realizza la produzione. Il made in Italy, necessita di essere protetto. La lotta alla contraffazione è una battaglia che dobbiamo combattere con determinazione per le nostre imprese, per garantire la qualità. Le Marche, ha sottolineato Gilberto Gasparoni segretario di Confartigianato Marche, sono terra di primati per le aziende manifatturiere e per questo più esposte alla contraffazione. Confartigianato Marche ha organizzato ad Ancona un seminario " le Marche del made in Italy", iniziativa che rientra nel calendario ufficiale degli eventi selezionati dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per le celebrazioni della giornata nazionale del made in Italy. Il Presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini ha rimarcato il grave problema della concorrenza sleale, la necessità di proteggere il know how delle nostre filiere produttive e il sostegno all'internazionalizzazione. Il comandante della Guardia di Finanza delle Marche Gen. di Brigata Nicola Altiero ha illustrato l'attività svolta rimarcando come la Guardia di Finanza è sinonimo di tutela del made in Italy. Una lotta all'illecito che viene svolta con un approccio multidisciplinare. Non ci sono criticità, ha sottolineato il gen. Altiero ma una situazione che necessita di costante monitoraggio. Il mercato del falso si collega al riciclaggio, ai reati ambientali, all'infiltrazione della criminalità. Massimo è l'impegno al contrasto, un lavoro costante e incessante. Il sottosegretario al Mef on. Lucia Albano ha ribadito quanto sia determinante e rilevante per le Marche sostenere l'eccellenza produttiva perché significa valorizzare il patrimonio culturale, tutelare e tramandare le competenze. Alla base del nostro agire politico, ha ribadito l'on. Albano, c'è la consapevolezza che sono le imprese a creare ricchezza e posti di lavoro. E' questo il tessuto produttivo che continueremo a sostenere, un modello di grande eccellenza.
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