Una crescita a due cifre nel 2023 e
nel 2024 per il turismo nei borghi montani delle Marche rispetto
all'anno pre-Covid 2019. I dati su presenze arrivi, ha
sottolineato la direttrice dell'Agenzia per il turismo e
l'internazionalizzazione delle Marche (Atim) Marina Santucci,
dicono che il "target è stato centrato ma dobbiamo fare anche di
più per raggiungere obiettivi ancora migliori".
L'intervento della direttrice Atim nel corso dell'evento
"Marche Regione dei Borghi - Identità in rete e strategie di
rilancio del territorio" al Teatro Cortesi di Sirolo (Ancona),
in cui sono intervenuti anche il presidente della Regione
Francesco Acquaroli, Paola Marchegiani (dirigente del settore
Turismo della Regione), e Stefania Bussoletti che guida il
Dipartimento sviluppo economico.
I borghi marchigiani sono attrattivi, ha detto Santucci
riferendo che rispetto al 2019, le presenza di visitatori sono
cresciute del 21,33% nel 2023 con un +18,34 di arrivi; nel 2024
"+23,94% di presenze e +21,78% di arrivi". Dati positivi anche
sul fronte turiste stranieri con "+13,71% per le presenze e
+2,77 gli arrivi nel 2023; +27,84% presenze, 17,99% arrivi nel
2024".
Tra le attività di promozione più rilevanti per l'Atim quelle
relative alla comunicazione, alla partecipazione alle fiere e ad
incontri anche tra aziende, ma anche lo scambio di esperienze
tra addetti ai lavori e giornalisti che arrivano nelle Marche ma
anche di visite dalla regione in altri contesti.
Per quanto riguarda l'aumento di visitatori nei borghi
montani, Santucci lo ha definito "assolutamente in linea con i
dati più generali del turismo" e "un dato doppiamente positivo
perché i grossi flussi vanno maggiormente nelle città più grandi
o sul mare". Dunque il trend favorevole per i borghi delle aree
interne "è un aspetto doppiamente positivo anche alla luce di
quello che sta succedendo nell'entroterra e nelle zone del
cratere". "Notizia di questi giorni è che stanno iniziando i
lavori proprio nella perla dei Sibillini a Visso - ha ricordato
la direttrice Atim - e quindi questo va visto anche in
prospettiva, perché queste zone, una volta rimesse in sesto a
livello strutturale, dovranno essere ripopolate e ripopolate
anche tramite il turismo".
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