Il Don Giovanni di Mozart,
L'olimpiade di Pergolesi, Il giudizio di Paride. Processo a un
deicida, di Paolo Marchettini, La bohème di Puccini e il
Balletto di Milano in Romeo e Giulietta. Presentata oggi a Jesi
(Ancona), la 58/a stagione lirica del Teatro Pergolesi Spontini
che affianca opere del grande repertorio a quelle di rara
esecuzione, soprattutto di Pergolesi e Spontini, nati nel suo
territorio e ai quali è dedicata l'omonima Fondazione. Una
scelta che nel prossimo triennio candida la Fondazione a
diventare un centro di produzione 'slow opera', con allestimenti
a km zero nei suoi laboratori, dove giovani talenti potranno
lavorare con calma a fianco di artisti di consolidata esperienza
in una città a misura d'uomo.
Si parte il 17 ottobre (replica il 19) col Don Giovanni,
produzione internazionale che coinvolge i teatri Marrucino di
Chieti, Coccia di Novara, Opéra-Théâtre de l'Eurométropole de
Metz e Nouvel Opéra Fribourg - Neue Oper Freiburg.
Firmano il nuovo allestimento Paul-Émile Fourny alla regia,
Benito Leonori alle scene e Giovanna Fiorentini ai costumi. La
direzione è affidata all'americano Arthur Fagen, già direttore
musicale di Atlanta Opera House. Accanto a loro un cast
prevalentemente under 35, di valore internazionale: Maria
Mudryak (Donna Anna), Valerio Borgioni (Don Ottavio), Christian
Federici (Don Giovanni), Stefano Marchisio (Leporello), Louise
Guenter (Donna Elvira), Gianluca Failla (Masetto), Eleonora
Boaretto (Zerlina). Giovane anche l'orchestra, il Time Machine
Ensemble, nata otto anni fa in seno alla Fondazione, affiancata
dal Coro Ventidio Basso di Ascoli Piceno.
Si prosegue il 21 novembre (replica il 23) con L'olimpiade,
dramma per musica in tre atti su libretto di Pietro Metastasio
nell'edizione critica di Francesco Degrada e Claudio Toscani per
l'Edizione Fondazione Pergolesi Spontini. Un nuovo
allestimento, che vede alla regia Fabio Ceresa con le scene e i
costumi dei vincitori della quinta edizione del concorso
dedicato a Josef Svoboda. Il cast si compone di specialisti del
repertorio barocco quali José Maria Lo Monaco (Licida), Silvia
Frugato (Argene), Anicio Zorzi Giustinaini (Clistene), Carlotta
Colombo (Aristea), Theodora Raftis (Megacle), Matteo Straffi
(Aminta), Francesca Ascioti (Alcandro). La direzione è affidata
a uno dei più importanti esperti del repertorio antico, Giulio
Prandi, e all'Orchestra Ghislieri.
Con lo stesso team creativo ed un unico impianto scenico in
continuità con quello di Olimpiade, prende vita il 29 novembre
(replica il 30 alle 16)) un titolo d'opera al debutto assoluto:
Il giudizio di Paride. Processo a un deicida, su libretto di
Fabio Ceresa, e musica di Paolo Marchettini, compositore
italiano, oggi residente a New York, docente presso la Manhattan
School of Music. Sarà eseguito dal Time Machine Ensemble,
diretto da Gianluca Martinenghi. La storia, ambientata nella
monumentale sala di un tribunale ultraterreno, chiama Paride a
rispondere dell'assassinio di Achille, eroe di sangue divino. A
giudicarlo ci sono vari dei, ma la sentenza non spetterà a loro
bensì al pubblico.
Infine il 19 dicembre La bohème (replica il 21 alle 16)
nell'allestimento dell'Opéra-Théâtre de l'Eurométropole de Metz,
la regia di Paul-Émile Fourny, le scene di Valentine Bressan e i
costumi di Giovanna Fiorentini. Nel cast spiccano under 35 con
una consolidata carriera internazionale: Matteo Roma (Rodolfo),
Elisa Verzier (Mimì), Daniele Terenzi (Marcello), al debutto in
questo ruolo, Giulia Mazzola (Musetta), Eugenio di Lieto
(Colline). La direzione è affidata a Jacopo Rivani alla guida
della Form-Orchestra Filarmonica Marchigiana, col Coro Lirico
Marchigiano "V. Bellini" e i Pueri Cantores "Domenichino
Zamberletti". Chiude la stagione il 29 dicembre il balletto in
due atti Romeo e Giulietta di Tchaikovsky, per le coreografie e
i costumi di Federico Veratti e la scenografia di Marco Pesta.
In programma anche rappresentazioni del Barbiere di Siviglia di
Rossini a misura di bambini nelle scuole e l'allestimento
dell'opera 'Le gare generose' di Paisiello a Urbania e Morro
d'Alba nell'ambito del progetto Opera nei Borghi.
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