Offrire ai rider uno 'spazio' di ristoro e riposo ma anche servizi come la ricarica della bicicletta e smartphone o semplicemente un luogo dove fermarsi se piove. Potrebbe essere Ancona la prima città d'Italia ad offrire a questi lavoratori una sede dove fare sosta, riposare e rifocillarsi se verrà dato corso alla mozione presentata dal consigliere d'opposizione Francesco Rubini, capogruppo di Altra Idea di Città, approvata all'unanimità dal Consiglio comunale di Ancona che propone anche l'istituzione di un Albo ad hoc per questi lavoratori.
"La mozione - spiega Rubini all'ANSA - è un tentativo di porre l'attenzione su una categoria di lavoratori che per anni sono stati trattati quasi come schiavi, senza alcun tipo di diritto e tutela. Per fortuna sul piano giuridico-contrattuale nazionale dei passi in avanti sono stati fatti. Oggi anche l'amministrazione comunale può fare qualcosa per sostenere il loro lavoro costituendo servizi e più in generale una città capace di garantire loro una mobilità, una modalità di lavoro più agevole possa essere uno strumento importante per una città moderna e a misura di questi lavoratori".
L'iniziativa piace anche al sindaco e vice presidente vicario dell'ANCI, Daniele Silvetti. "Posso solo ringraziare per il prezioso contributo che il consigliere Rubini ha condiviso con tutto il Consiglio sui diritti dei rider. L'amministrazione condivide l'iniziativa di dare supporto a questi giovani e meno giovani che con questo lavoro, decisamente faticoso, offrono un servizio importante soprattutto per quanti della consegna nella propria abitazione hanno necessità. Fanno parte della nostra città ed è giusto che la città dia in cambio il giusto supporto".
La mozione immpegna la giunta e il Sindaco "ad istituire un tavolo di lavoro con le piattaforme di delivery e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, al fine di mappare le necessità dei Rider sul nostro territorio e raccogliere istanze e proposte della categoria; a promuovere, nell'ambito di questo tavolo di lavoro, una negoziazione territoriale finalizzata alla definizione di spazio di ristoro e riposo e ad altri servizi a carico dei soggetti di impresa e ad attivarsi, anche presso gli enti superiori e competenti, per valutare le migliori modalità giuridiche e organizzative per istituire un elenco dei Rider operanti in Città, come ad esempio un albo, la cui iscrizione sarà su base volontaria, atto a garantire eventuali servizi erogati gratuitamente dal Comune di Ancona".
Sosta per rider ad Ancona? Già altri comuni ce l'hanno
Ancona non è la prima città a prendersi cura dei rider offrendo loro un luogo attrezzato per la sosta. Nel febbraio scorso una "casa" per il riposo dei rider con servizi igienici, un punto ristoro, postazioni di ricarica e la possibilità di accesso ad attrezzature per piccoli interventi di riparazione della bicicletta, come una piccola officina è stato inaugurato a Firenze e si aggiunge ad altri già aperti e funzionanti in diverse città d'Italia come a Bologna, Modena, Palermo, Genova e La Spezia dove le postazioni sono anche più di una. Insomma le amministrazioni comunali hanno già dimostrato, anche sotto la spinta dei sindacati o dell'Arci, di avere a cuore la vita dei rider che notte e giorno sfrecciano lungo le loro vie e piazze per garantire la consegna a domicilio di generi alimentari ma non solo.
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