"Acquaroli e centrodestra
terrorizzati dal solo pensiero di dover discutere in aula degli
scandali Atim". Va all'attacco la capogruppo regionale del Pd
Anna Casini dopo il botta e risposta in aula tra opposizione e
maggioranza con striscione e contro-striscione in merito alla
vicenda dell'Agenzia per il Turismo e l'Internazionalizzazione e
sulla proposta di legge dem per abrogarla.
"Prendiamo atto che Atim è un argomento tabù per la giunta
Acquaroli e l'intero centrodestra. - afferma Casini - Ovviamente
comprendiamo che dopo la relazione conclusiva della commissione
d'indagine interna, peraltro voluta dallo stesso Acquaroli, la
maggioranza provi vergogna e profondo imbarazzo, inchiodata
com'è a un fallimento costato ai marchigiani ben 12 milioni di
euro. Ma riteniamo gravissimo che anche oggi, - aggiunge -
terrorizzati al solo pensiero di affrontare il dibattito in
aula, i consiglieri regionali del centrodestra abbiano respinto
la nostra richiesta di discutere la proposta di legge, a prima
firma di Fabrizio Cesetti, per abrogare Atim. Una proposta di
legge che abbiamo depositato ormai quasi un anno e mezzo fa,
subito dopo lo scandalo del contratto di sponsorizzazione di 750
mila euro alla compagnia aerea Aeroitalia".
"Discutere questa nostra proposta - dice ancora Casini -,
sottoscritta anche dalla consigliera del Movimento 5 Stelle
Marta Ruggeri, avrebbe costretto loro a esprimersi e a spiegare
il fiume di denaro che in questi anni ha preso la via della
Capitale con affidi diretti discutibili, gli sprechi
impietosamente fotografati dagli uffici vuoti presso la Camera
di Commercio di Ancona (80mila euro in tre anni), la nomina
tardiva, dopo ben tre anni solo dopo le inchieste di Report,
della figura del responsabile della trasparenza e
dell'anticorruzione. Non ci sorprende che la posizione di
chiusura più netta sia provenuta dal capogruppo di Fratelli
d'Italia Simone Livi. - rimarca Casini - Lui sa bene, infatti,
che se davvero si iniziasse a parlare dell'abrogazione di Atim,
molti consiglieri di maggioranza probabilmente voterebbero a
favore. E la posizione di parziale apertura espressa dal
capogruppo della Lega Renzo Marinelli ne è la conferma".
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