In Consiglio regionale
un'interrogazione per salvare i mufloni del Catria (Pesaro
Urbino) presentata dal consigliere dei Civici Marche che
scriverà anche alI'istituto superiore per la protezione e la
ricerca ambientale (Ispra).
"Nel 1973 l'Azienda Speciale Consorziale del Catria
introdusse nella zona pedemontana del massiccio del Catria la
specie Muflone (Ovis Musimon) - ha ricordato Rossi - che ha
dimostrato negli anni delle ottime capacità di adattamento,
tanto da portare alla formazione dell'unica colonia regionale di
questo animale. Nonostante l'elevata adattabilità, l'animale non
sembra poter arrivare ad una struttura della popolazione che ne
garantisca un futuro sicuro poiché la consanguineità dei capi
rischia di portare all'estinzione dello stesso branco".
Rossi per questo è stato "sollecitato dal Comune di Frontone,
dall'Azienda Consorziale del Catria e dalla riserva Valpiana ad
intervenire sulla questione". Da qui l'interrogazione che
affronta "il problema legato alla consanguineità dei mufloni del
Catria che sta portando al loro indebolimento genetico e alla
loro probabile estinzione". "Tale indebolimento genetico - ha
spiegato il consigliere dei Civici Marche - è dovuto alla
frequenza di accoppiamento tra individui imparentati in quanto
la colonia dei mufloni, pur ben adattandosi al nostro territorio
montano, non ha registrato nel tempo né incremento nei
contingenti, né una colonizzazione di nuovi territori. Inoltre -
ha aggiunto - le forti nevicate del 2012 hanno portato alla
morte di 13 esemplari, decimando di fatto la popolazione ed
aumentando i problemi sopracitati. Per questo motivo nel 2018,
l'Azienda Faunistico Venatoria "Valpiana" chiese alla Regione e
agli altri Enti competenti la possibilità di selezionare per
l'abbattimento alcuni soggetti adulti per successivamente
introdurre dei nuovi capi al fine di limitare il fenomeno della
consanguineità ma la richiesta rimase lettera morta".
"Visto anche che il Muflone del Catria rappresenta una
unicità di pregio per i Territori in cui insiste oramai da 50
anni, zone dall'alto valore ambientale e turistico e che il
rischio di dover perdere questa specie è molto forte, - ha
sottolineato Rossi - abbiamo chiesto alla Regione di se
intendesse intervenire e se intendesse valutare l'avvio un
progetto volto al miglioramento delle caratteristiche genetiche
della popolazione del Muflone del Catria, introducendo in
ambiente naturale nuovi individui".
"La risposta dell'Assessore Andrea Maria Antonini che ringrazio
- ha riferito il consigliere regionale - ha aperto positivamente
le porte alle finalità della nostra interrogazione, dichiarando
che la Regione Marche chiederà ad Ispra di poter immettere nella
colonia del Catria dei nuovi capi che possano rinvigorire
geneticamente la colonia evitando quindi l'estinzione di questo
preziosissimo animale nel nostro Territorio, fonte di attrazione
turistica e di pregio ambientale. Come Consigliere Regionale del
Territorio, ma anche come referente marchigiano
dell'Associazione Cultura Rurale (ACR), - ha concluso - non
posso che plaudire la Regione auspicandomi che Ispra risponda
positivamente alla richiesta, dando un futuro agli splendidi
mufloni del Catria".
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