Il quarto Piano di Palazzo delle
Marche ad Ancona è stato intitolato a Maria Montessori,
pedagogista, educatrice e medico italiana originaria di
Chiaravalle (Ancona), internazionalmente nota per il metodo
educativo che prende il suo nome, adottato in migliaia di scuole
dell'infanzia, elementari, medie e superiori in tutto il mondo.
"Questo gesto simbolico non è solo un tributo a una delle figure
più grandi della nostra storia - ha evidenziato nella cerimonia
il presidente del Consiglio regionale Dino Latini - ma anche un
riconoscimento della sua capacità di guardare al futuro, una
lezione di apertura e innovazione che ci guida ancora oggi". "La
sua visione pedagogica ha attraversato i confini del tempo e
dello spazio, illuminando il cammino di milioni di bambini nel
mondo, trasformando l'educazione in un atto di libertà, dignità
e rispetto per la crescita umana".
All'evento, durante il quale è stata anche scoperta una targa
a ricordo della figura e dell'opera educativa della pedagogista,
hanno preso parte il Presidente del Consiglio regionale, Dino
Latini, il Vicepresidente Maurizio Mangialardi, la consigliera
regionale, Manuela Bora, il direttore responsabile della Collana
dei Quaderni del Consiglio regionale, Giancarlo Galeazzi, la
sindaca di Chiaravalle, Cristina Amicucci. Tra i presenti
Raffaella Mazzocchi, dirigente scolastica Istituto comprensivo
"Augusto Scocchera" di Ancona, con una rappresentanza degli
alunni della classe 4/aA del plesso "Montessori".
L'intitolazione è avvenuta in un contesto particolarmente
significativo: domani è prevista infatti l'apertura della
seconda edizione del Salone dell'Editoria Marchigiana alla Mole
Vanvitelliana ad Ancona, evento che celebra la cultura, la
lettura e il sapere.
"Grande è il segno che Maria Montessori ha lasciato nei
nostri cuori e nelle istituzioni" - ha detto Mangialardi.
Concetto rilanciato anche dalla consigliera Manuela Bora che ha
invitato a "difendere il percorso montessoriano in tutte le
sedi", sottolineando come sia stato un "errore togliere
l'autonomia all'istituto montessoriano" con l'accorpamento tra
gli istituti Montessori e Levi-Montalcini a Chiaravalle, e
invitando a "difendere insieme questo percorso scolastico con le
unghie e con i denti".
"Il Consiglio regionale è da sempre attento all'opera
montessoriana" - ha sottolineato Giancarlo Galeazzi, ricordando
i volumi e l'attività convegnistica a lei dedicati". Due i
concetti base del "montessorismo", ha rimarcato, la "richiesta
del bambino all'adulto di aiutarlo a fare da solo a conquistare
l'autonomia personale" e la richiesta "dell'adulto al bambino di
unirsi per la costruzione della pace dell'uomo e del mondo".
Maria Montessori, ha detto Galeazzi, "non è stata solo
educatrice e pedagogista ma anche una pensatrice sociale con una
visione di una società nuova, e il bambino alla base del
rinnovamento di una società amica dell'infanzia, umana
umanistica e umanizzata".
Un pensiero attuale e di grande forza quello della
Montessori, "capace - ha osservato la sindaca di Chiaravalle,
Cristina Amicucci - di fornire risposte alle tante inquietudini
del nostro tempo".
Da più parti la sottolineatura dell'alta funzione svolta
dalla "Casa dei bambini": in particolare nelle parole del
presidente Fondazione Chiaravalle Montessori Alfio Albani che ha
invitato a superare i limiti di una scuola di stampo
performativo: "se la scuola non insegna la pace, non è scuola",
ha detto Albani.
Prima della scopertura della targa gli interventi di Rita
Scocchera e Patrizia Caporossi dell'Opera Nazionale Montessori,
di Mauro Garbuglia, presidente Edi.Marca, Associazione degli
editori marchigiani, e della dirigente scolastica Raffaella
Mazzocchi.
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