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Palazzo delle Marche, quarto piano intitolato a Maria Montessori

Palazzo delle Marche, quarto piano intitolato a Maria Montessori

Latini, sua visione ha illuminato il cammino di milioni di bimbi

ANCONA, 21 marzo 2025, 18:05

Redazione ANSA

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Il quarto Piano di Palazzo delle Marche ad Ancona è stato intitolato a Maria Montessori, pedagogista, educatrice e medico italiana originaria di Chiaravalle (Ancona), internazionalmente nota per il metodo educativo che prende il suo nome, adottato in migliaia di scuole dell'infanzia, elementari, medie e superiori in tutto il mondo.
    "Questo gesto simbolico non è solo un tributo a una delle figure più grandi della nostra storia - ha evidenziato nella cerimonia il presidente del Consiglio regionale Dino Latini - ma anche un riconoscimento della sua capacità di guardare al futuro, una lezione di apertura e innovazione che ci guida ancora oggi". "La sua visione pedagogica ha attraversato i confini del tempo e dello spazio, illuminando il cammino di milioni di bambini nel mondo, trasformando l'educazione in un atto di libertà, dignità e rispetto per la crescita umana".
    All'evento, durante il quale è stata anche scoperta una targa a ricordo della figura e dell'opera educativa della pedagogista, hanno preso parte il Presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, il Vicepresidente Maurizio Mangialardi, la consigliera regionale, Manuela Bora, il direttore responsabile della Collana dei Quaderni del Consiglio regionale, Giancarlo Galeazzi, la sindaca di Chiaravalle, Cristina Amicucci. Tra i presenti Raffaella Mazzocchi, dirigente scolastica Istituto comprensivo "Augusto Scocchera" di Ancona, con una rappresentanza degli alunni della classe 4/aA del plesso "Montessori".
    L'intitolazione è avvenuta in un contesto particolarmente significativo: domani è prevista infatti l'apertura della seconda edizione del Salone dell'Editoria Marchigiana alla Mole Vanvitelliana ad Ancona, evento che celebra la cultura, la lettura e il sapere.
    "Grande è il segno che Maria Montessori ha lasciato nei nostri cuori e nelle istituzioni" - ha detto Mangialardi.
    Concetto rilanciato anche dalla consigliera Manuela Bora che ha invitato a "difendere il percorso montessoriano in tutte le sedi", sottolineando come sia stato un "errore togliere l'autonomia all'istituto montessoriano" con l'accorpamento tra gli istituti Montessori e Levi-Montalcini a Chiaravalle, e invitando a "difendere insieme questo percorso scolastico con le unghie e con i denti".
    "Il Consiglio regionale è da sempre attento all'opera montessoriana" - ha sottolineato Giancarlo Galeazzi, ricordando i volumi e l'attività convegnistica a lei dedicati". Due i concetti base del "montessorismo", ha rimarcato, la "richiesta del bambino all'adulto di aiutarlo a fare da solo a conquistare l'autonomia personale" e la richiesta "dell'adulto al bambino di unirsi per la costruzione della pace dell'uomo e del mondo".
    Maria Montessori, ha detto Galeazzi, "non è stata solo educatrice e pedagogista ma anche una pensatrice sociale con una visione di una società nuova, e il bambino alla base del rinnovamento di una società amica dell'infanzia, umana umanistica e umanizzata".
    Un pensiero attuale e di grande forza quello della Montessori, "capace - ha osservato la sindaca di Chiaravalle, Cristina Amicucci - di fornire risposte alle tante inquietudini del nostro tempo".
    Da più parti la sottolineatura dell'alta funzione svolta dalla "Casa dei bambini": in particolare nelle parole del presidente Fondazione Chiaravalle Montessori Alfio Albani che ha invitato a superare i limiti di una scuola di stampo performativo: "se la scuola non insegna la pace, non è scuola", ha detto Albani.
    Prima della scopertura della targa gli interventi di Rita Scocchera e Patrizia Caporossi dell'Opera Nazionale Montessori, di Mauro Garbuglia, presidente Edi.Marca, Associazione degli editori marchigiani, e della dirigente scolastica Raffaella Mazzocchi.
   

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