La storica Porta Romana di
Corridonia verrà riparata dai danni subiti dal terremoto.
L'Ufficio speciale ricostruzione, infatti, ha approvato il
progetto da 150mila euro che punta al ripristino funzionale
dell'opera collocata in via Mazzini, una delle cinque porte
cittadine del comune maceratese. L'intervento ha l'obiettivo di
ricondurre Porta Romana allo stato pre-sisma per fruibilità ed
utilizzabilità. Il commissario alla ricostruzione Guido Castelli
ha evidenziato come "ogni intervento che abbiamo finanziato e
messo a terra rappresenta un tassello importante per le singole
comunità".
"Vediamo finalmente concretizzarsi a poco a poco i frutti di
un lavoro complesso e incessante volto a restituire alla nostra
città il suo patrimonio storico e culturale - ha dichiarato
invece il sindaco Giuliana Giampaoli - La riqualificazione e la
rigenerazione dei territori è il solo strumento capace di
arginare lo spopolamento post sisma e invertire una tendenza
alla delocalizzazione che ha fortemente inciso sulle condizioni
socioeconomiche delle aree colpite dal sisma del 2016, in
particolare i centri storici".
La porta in questione ha attraversato i secoli, subendo la
colossale distruzione del 1433. Alla fine del XVIII secolo,
ormai cadente, fu demolita e successivamente ricostruita. Nel
1790, l'architetto Giuseppe Valadier progettò la nuova porta,
imponente, isolata dagli edifici circostanti, senza decorazioni,
di forma geometrica, aspetto maestoso tipico delle opere del
progettista. Il nome di Porta Cappuccina, che prese dopo la
costruzione del monastero dei Cappuccini, ora ex mattatoio, fu
cambiato in Porta Nuova, il nome attuale fu dato nel 1870 dopo
la presa di Roma.
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