Valorizzare le 500 opere della
collezione d'arte contemporanea del Macte, creare uno spazio
collettivo fatto di relazioni con il territorio, attenzione alla
ricerca storico-artistica e ai nuovi linguaggi della produzione
di arte contemporanea, implementare i contenuti digitali: sono i
cardini attorno a cui ruota il programma 2024 del Museo di Arte
Contemporanea di Termoli.
Il programma 2024 che vede il rinnovo della direzione
artistica di Caterina Riva si apre a marzo con la mostra
"Ersilia. Praticare l'altrove", a cura di Alice Labor e Ginevra
Ludovici. Ersilia, città immaginaria delineata nel libro 'Le
città invisibili' da Italo Calvino, e raccontata grazie a due
edizioni di successo del podcast di Macte Digital, si
materializza nelle sale del museo attraverso gli interventi di
Aterraterra, Pietro Ballero, Beatrice Celli, Anouk Chambaz,
Allison Grimaldi Donahue, Eleonora Luccarini, Alice Pontiggia,
Perla Sardella, Teresa Satta e VacuaMoenia, artiste e artisti
che hanno immaginato i luoghi, gli abitanti e le condizioni di
vita di Ersilia.
Nella sala centrale della struttura, come in una piazza, gli
interventi degli artisti comporranno un luogo di scambio e
condivisione. Installazioni di diversa natura animeranno il
Museo termolese, insieme ad eventi speciali nei mesi di
apertura, mettendo in dialogo ricerche artistiche con pubblici
locali e realtà attive sul territorio.
Da giugno a settembre, invece, la personale di Salvatore
Arancio che porterà al museo Bruno's House, il gruppo di nuove
sculture che rielaborano le suggestioni della mitologia
orientale e dei racconti popolari europei.
Da ottobre 2024 a gennaio 2025 sarà, infine, la volta della
personale di Irene Fenara, artista vincitrice del Premio mostra
alla 63/a edizione del Premio Termoli. La pratica fotografica
perseguita e decostruita dall'artista con la ricerca di immagini
generate dall'occhio meccanico delle telecamere di sorveglianza
sarà il punto di partenza per un'esposizione che mette in scena
le immagini che "ci guardano" e circondano.
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