"Dai giudici è arrivata una
serie di stoccate pesantissime all'indirizzo del professore di
economia Donato Toma e della sua maggioranza, sostanzialmente
quella di oggi. Una sentenza storica quella della Corte
Costituzionale, su una storica impugnativa della Corte dei
Conti. Per la prima volta, infatti, la Corte dei Conti si è
vista costretta ad impugnare le leggi regionali e lo ha fatto
con degli argomenti e dei toni tanto fermi quanto gravi". Così
la consigliera regionale del Pd Micaela Fanelli commenta la
decisione della Corte Costituzionale che ha bocciato il
rendiconto della Regione Molise.
"D'altronde - aggiunge - rispetto ai propri rilevi fondati e
formalmente dati in sede di parifica e nelle interlocuzioni con
l'ente, sono state fatte orecchie da mercante. Peggio, si è
corretto il tiro per un milione e mezzo, su poco meno di 100,
circostanza che immagino la Corte male avrà digerito. E
l'irrisione che pare sia la cifra di questo decennio destrorso
in corso, giustamente non è stata sopportata anche perché
significava legittimare un bilancio non veritiero". L'esponente
dell'opposizione infine evidenzia come gli errori riguardavano,
"l'ingiustificata presenza di ingenti residui vetusti, la
mancata rilevazione di spese obbligatorie, la sottostima del
fondo crediti di dubbia esigibilità e del fondo contenzioso, e
l'insufficienza del fondo residui perenti e delle quote
vincolate, elementi da cui l'organo di controllo deduceva una
imponente quota di disavanzo non emersa".
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