Coldiretti Molise accoglie
positivamente l'entrata in vigore, dal primo gennaio, del
Regolamento europeo che rende obbligatoria l'indicazione del
luogo di raccolta anche per tartufi e funghi. Il Molise negli
ultimi anni ha visto sempre più affermarsi la raccolta di
tartufi. Riprova ne è il rilascio di oltre 5000 tesserini che
abilitano altrettanti raccoglitori. La regione è una delle più
ricche di tartufo nelle sue molteplici varietà che spaziano dal
bianco pregiato, al nero estivo o scorzone fino al nero uncinato
e al bianchetto o marzuolo.
"Una svolta importante per la trasparenza del mercato -
afferma il presidente provinciale di Coldiretti Isernia, Mario
Di Geronimo - che permetterà ai consumatori di conoscere con
certezza la provenienza del prodotto e al contempo contrastare
la vendita di tartufi importati dall'estero e spacciati per
italiani. Dunque un grande passo avanti fondamentale per
garantire un mercato più trasparente e tutelare le eccellenze
locali".
"L'attenzione per la qualità e l'origine del prodotto -
aggiunge - è essenziale per valorizzare il territorio e tutelare
i consumatori in questo come in tanti altri settori che abbiamo
difeso ottenendo regole e trasparenza. Si stima che in Italia
operino circa 200.000 raccoglitori di tartufi, alcuni dei quali
riforniscono ristoranti e negozi, contribuendo all'economia
delle aree boschive e interne ma, ad esempio, gli ultimi dati
sul commercio estero ci dicono che le importazioni nel 2024
hanno registrato un aumento dell'86%. Si tratta dunque di una
svolta importante per la trasparenza del mercato che Coldiretti
sosteneva fino dal 2017".
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