Nei ventuno paesi molisani
colpiti dal sisma del 2018 "la ricostruzione è ben al di là
dall'essere completata e le risorse disponibili, stando
all'ultima ordinanza firmata il mese scorso dal Commissario
Roberti, ammonterebbero a non più di due milioni e mezzo di
euro, assolutamente insufficienti per coprire i lavori di
ristrutturazione delle prime case". E' quanto afferma la
capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Micaela Fanelli. "In
questi Comuni - aggiunge - molti si chiedono perché nella nostra
regione non si vuole offrire la possibilità di accedere al
Superbonus rafforzato per i proprietari di immobili danneggiati
dai terremoti, riaprendo i termini per rinunciare ai fondi della
ricostruzione. Il Superbonus rafforzato - prosegue - previsto
dal decreto Rilancio 2020, prevede un aumento del 50% del limite
di spesa per il Superbonus, con il termine per completare i
lavori fissato al 31 dicembre 2025. Per poterne fruire, però, è
necessaria la formale rinuncia ai contributi per la
ricostruzione. E in Molise, con i termini chiusi dal 30 giugno
2023, questo non è più possibile".
Sulla questione Fanelli, insieme agli altri consiglieri Pd,
Alessandra Salvatore e Vittorino Facciolla, ha presentato una
mozione in Consiglio regionale con cui si chiede al presidente,
nella sua veste di Commissario, di riaprire i termini per la
presentazione delle istanze di accesso ai contributi per la
ricostruzione o, in alternativa, di potervi rinunciare e optare
per il Superbonus rafforzato, anche per gli immobili al di fuori
del cratere sismico del 2018.
Inoltre, visto che il termine ultimo per completare i lavori
del Superbonus è il prossimo 31 dicembre, nella mozione si
chiede anche di intercedere presso il Governo nazionale per una
dilazione del termine al 31 dicembre 2026. "Perché per coloro
che non hanno fatto domanda entro il 30 giugno 2023 - conclude
Fanelli - non ci sarebbe tempo sufficiente per completarli entro
la fine del 2025".
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