Meno dipendenza da Russia e
Bielorussia e più legami energetici con l'Ue. I tre del Baltico
- Estonia, Lituania e Lettonia - sono pronti a sganciarsi dalla
rete elettrica della Russia e attaccarsi alla rete continentale
europea. La disconnessione avverrà nel fine settimana, con mesi
di anticipo rispetto alla tabella di marcia iniziale che aveva
inizialmente fissato la scadenza alla fine dell'anno. Un
processo avviato oltre un decennio fa e che è stato accelerato
dall'inizio della guerra di Russia in Ucraina a febbraio 2022,
spingendo i tre Paesi ad accelerare la rottura della dipendenza
energetica dal Cremlino, a quasi vent'anni dall'adesione al
continente. La presidente della Commissione Ue, Ursula von der
Leyen, sarà domenica a Vilnius, in Lituania, a suggellare la
connessione alla rete europea in una cerimonia simbolica.
L'accordo tra Bruxelles e i gestori delle reti di
trasmissione elettrica di Estonia, Lettonia e Lituania -
Elering, Ast e Litgrid - è stato siglato ad agosto 2023,
fissando come deadline l'inizio del 2025. I tre Paesi sono
collegati alla rete elettrica europea tramite linee elettriche
tra Polonia-Lituania, Lituania-Svezia ed Estonia-Finlandia. Dal
2014, attraverso il suo programma di finanziamento per le
infrastrutture energetiche, l'Ue ha investito oltre 1,2 miliardi
di euro per sostenere i lavori di sincronizzazione e poche
settimane fa ha nominato Catharina Sikow-Magny, membro della DG
Energy, come nuova coordinatrice europea per i progetti di
sincronizzazione con la rete continentale europea per i tre
Paesi. Come per i Baltici, la guerra ha accelerato la
sincronizzazione di entrambe le reti elettriche di Ucraina e
Moldova alla rete dell'Europa continentale, pienamente
agganciati da marzo 2022 per mantenere stabile il proprio
sistema elettrico durante l'aggressione.
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