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Tribunale Ue conferma multa 320 mln a Polonia per legge giudici

Tribunale Ue conferma multa 320 mln a Polonia per legge giudici

Respinti integralmente i ricorsi di Varsavia al Tribunale

BRUXELLES, 05 febbraio 2025, 12:17

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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La Polonia è tenuta a pagare un importo totale di circa 320 milioni di euro a titolo di penalità inflitta dalla Corte di giustizia nel procedimento per inadempimento relativo alla riforma della sistema giudiziario varata dal precedente governo guidato dai conservatori di Diritto e Giustizia (PiS). Lo ha confermato il Tribunale dell'Ue.
    Il caso risale all'aprile 2021, quando la Commissione europea aveva presentato ricorso per inadempimento contro Varsavia contestando alcune modifiche legislative all'organizzazione della giustizia in Polonia, adottate nel dicembre 2019, sostenendo che violassero il diritto Ue. La Corte aveva quindi ordinato a Varsavia di sospendere l'applicazione di alcune norme contestate dalla Commissione. La Polonia era stata condannata, il 27 ottobre 2021, a pagare alla Commissione una multa di un milione di euro al giorno, a decorrere dal 3 novembre 2021, per non aver dato esecuzione alla misura provvisoria disposta dal Giudice europeo. La multa giornaliera era stata poi dimezzata a 500mila euro il 21 aprile 2023 in seguito all'approvazione, nel giugno 2022, da parte della Polonia di una legge che, secondo la Corte, consentiva di attuare la misura provvisoria in misura significativa.
    Dinanzi al rifiuto di Varsavia di pagare le penalità giornaliere, la Commissione aveva detratto queste somme dai vari crediti detenuti dalla Polonia nei confronti dell'Ue. La Polonia ha quindi chiesto l'annullamento di sei decisioni di risarcimento che coprono il periodo compreso tra il 15 luglio 2022 e il 4 giugno 2023, vale a dire tra l'entrata in vigore della legge, in giugno, e il giorno precedente la sentenza della Corte nella presente causa. Le somme recuperate ammontano a circa 320.200.000 euro. In secondo luogo, la Polonia ha argomentato che la legge che ha giustificato il dimezzamento della penalità abbia preceduto la decisione della Corte del 21 aprile 2023. Pertanto, dal 15 luglio 2022 al 20 aprile 2023, la Commissione non avrebbe potuto più richiedere il pagamento di 1 milione di euro al giorno. Il Tribunale dell'Ue, tuttavia, ha respinto integralmente i ricorsi della Polonia, sostenendo che la Commissione ha proceduto legittimamente all'esecuzione della penalità per il periodo compreso tra il 15 luglio 2022 e il 4 giugno 2023.
   

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