Gli attraversamenti irregolari
delle frontiere esterne dell'Unione europea sono diminuiti del
31% nel primo trimestre del 2025, attestandosi a quasi 33.600.
Questa tendenza è stata osservata in tutte le principali rotte
migratorie verso l'Ue, con diminuzioni che vanno dal 64% lungo
la rotta dei Balcani occidentali all'8% lungo il confine
terrestre orientale. Il Mediterraneo centrale ha registrato
8.500 attraversamenti irregolari nel primo trimestre del 2025,
un calo del 26% rispetto al primo trimestre del 2024. È quanto
comunica Frontex in base ai dati preliminari raccolti. Nel solo
mese di marzo, il numero di arrivi registrati dal Mediterraneo
centrale è diminuito di tre quarti rispetto all'anno precedente.
Le cattive condizioni meteorologiche, spiega l'Agenzia Ue, sono
state tra i fattori alla base di questo calo. Il Mediterraneo
orientale e l'Africa occidentale sono le rotte più trafficate
quest'anno, con 9.630 e 9.200 arrivi tra gennaio e marzo. Sulla
rotta della Manica, il numero di migranti che hanno tentato di
attraversare il Regno Unito è diminuito del 4% rispetto all'anno
scorso, con rilevamenti leggermente superiori a 11.200. Secondo
Frontex le principali nazionalità dei migranti irregolari finora
quest'anno sono state afghani, maliani e bengalesi. "Affinché la
protezione delle frontiere funzioni, dobbiamo rafforzare la
nostra cooperazione con i Paesi terzi. Prevenire i viaggi
pericolosi significa salvare vite umane. È proprio questo
l'obiettivo dei nostri accordi con i Paesi terzi. E stanno
avendo effetto" ha commentato su X il commissario europeo agli
Affari Interni Magnus Brunner.
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