Il primo numero della rivista
semestrale 'Europa 2028', interamente dedicato alle sfide della
presidenza polacca al Consiglio dell'Unione Europea e alle
prospettive di integrazione europea nei prossimi anni, è stato
presentato al Congresso Europeo delle Autorità Locali a
Mikolajki (Polonia).
A illustrare i contenuti della rivista sono stati il suo
direttore editoriale e dg presso la Presidenza del Consiglio dei
Ministri, Francesco Tufarelli, il componente del board di
Europa2028 Cristiano Zagari, e il responsabile dell'Osservatorio
UE del Centro Studi Internazionali (CSI) e dottorando di ricerca
della London School of Economics (LSE) Emanuele Errichiello. La
sessione è stata moderata da Jakub Romaniuk, direttore
dell'Economic Forum.
Tufarelli ha evidenziato l'importanza di una revisione dei
parametri e delle tempistiche di spesa dei fondi del Next
Generation EU. "La capacità di spendere efficacemente e,
soprattutto, tutte queste risorse - ha spiegato - sarà
determinante per garantire la coesione economica e sociale
dell'Unione nei prossimi anni, anche alla luce delle nuove sfide
globali".
Zagari ha invece posto l'accento sulle sfide legate alla
trasformazione digitale e alla competizione con gli altri attori
globali nel campo delle nuove tecnologie. In particolare, ha
evidenziato la necessità di un maggiore coordinamento europeo
nella regolamentazione dell'intelligenza artificiale, dello
sviluppo di infrastrutture digitali e della creazione di un
ecosistema tecnologico competitivo. "La partita della leadership
globale nel settore tech si gioca oggi - ha detto - e l'Unione
Europea deve rafforzare il proprio ruolo di regolatore e
innovatore se vuole restare competitiva di fronte a Stati Uniti
e Cina".
Errichiello ha sottolineato la necessità di imprimere
un'accelerazione al processo di integrazione europea, con
particolare riferimento alla politica estera e di sicurezza. Sul
fronte economico, ha evidenziato l'urgenza di avviare una
discussione seria e strutturata sulla creazione di un'unione
fiscale europea, elemento fondamentale per rafforzare la
stabilità economica, la capacità di risposta dell'UE alle crisi
future e la sua posizione nel contesto globale.
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